“È inaccettabile che nel 2025 il Comune di Torino continui a utilizzare il termine handicap nei propri servizi, ignorando non solo il progresso culturale e linguistico, ma anche la normativa vigente”: Lo denunciano Elena Maccanti e Anna Vadalà, consigliere della Lega in Consiglio comunale a Torino e nella Circoscrizione 3, che hanno presentato due interpellanze nei rispettivi enti.
Cosa dice la legge
Nella sede della Circoscrizione di corso Peschiera 193 è ancora attivo "uno Sportello denominato Handicap, con tanto di cartello all’esterno dell’edificio, appena varcato il cancello". Il Decreto Legislativo n. 62 del 30 giugno scorso, promosso dal ministro alla Disabilità Alessandra Locatelli ha stabilito l’abbandono del termine handicap, da sostituire con l’espressione “condizione di disabilità”.
"Non si tratta - sottolineano le due esponenti della Lega - di un semplice dettaglio formale: usare parole sbagliate significa trasmettere messaggi sbagliati. La persistenza di termini arcaici negli uffici comunali è il sintomo di un ritardo grave”.
Censimento degli uffici pubblici
“È incredibile - conclude Maccanti - che questo accada a quasi un anno dall’entrata in vigore della legge. Nell’interpellanza in Consiglio comunale chiedo un censimento di tutti gli uffici pubblici della Città e la sostituzione di ogni denominazione obsoleta, affinché anche a Torino si rispettino la legge e, soprattutto, le persone".