In Piemonte nasce il museo diffuso del patrimonio ferroviario, che si estende da Savigliano nel Cuneese fino alla Valle di Lanzo. Tra il 2023 ed il 2024, come ha spiegato l'assessore regionale Gian Luca Vignale, la Regione ha acquisito "il patrimonio significativo della Torino-Ceres e della Canavesana, con 36 stazioni dislocato lungo le linee ferroviarie".
Gli scali dismessi
A questo si aggiungono tre scali dismessi a Torino - Porta Milano, Dora e Madonna di Campagna - e oltre 150 mezzi rotabili tra cui locomotive, carrozze passeggeri e carri merci. Da qui l'idea di dare il via ad una piano di valorizzazione storico, creando appunto un sistema museale diffuso.
Punto di partenza sarà il Museo Ferroviario di Savigliano, che verrà ulteriormente valorizzato con l'adeguamento dello Statuto: qui verranno poi restaurate le carrozze ed i vagoni storici che verranno esposti negli altri siti.
Recupero di Porta Milano
L'intervento più importante è sicuramente il recupero di Porta Milano, la stazione ferroviaria su corso Giulio Cesare a pochi metri da Ponte Mosca, chiusa dal 1990 e che ora versa in stato di degrado. L'investimento sarà di 4.2 milioni di euro e prevede la riqualificazione dell'immobile, delle aree esterne e delle esedre. Sarà poi allestito il percorso museale e restaurati i mezzi.
Sulla Torino-Ceres e sulla Canavesana verranno riqualificate le stazioni più belle dal punto di vista architettonico, che diventeranno un percorso museale itinerante.
Stop ai treni per Caselle
Quest'estate, come ha ricordato l'assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi, ci sarà lo stop ai treni per l'Aeroporto di Caselle: tra il 16 giugno ed il 7 settembre verranno infatti gli ultimi lavori di ammodernamento sulla Torino-Ceres, che determineranno lo stop ai convogli diretti al Sandro Pertini. "Non vogliamo - ha spiegato oggi durante la presentazione del progetto - che sia solo una linea storica, ma che abbia basi solide e guardi al futuro".
Tratte storiche
Un altro grande obiettivo dell'iniziativa è avere treni storici su tratte turistiche - come la Ceva-Ormea, Nizza-Acqui, Novara-Varallo e Torino-Alba - entro il 2027, riscoprendo linee ferroviarie in Piemonte. Il progetto prevede inoltre di calendarizzare treni turistici in concomitanza con eventi di forte richiamo nazionale e internazionale, rappresentando un'ulteriore occasione per promuovere il territorio e le eccellenze piemontesi.