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Sanità | 11 aprile 2025, 11:09

Camici monouso per il voto? Flash mob dei sindacati davanti alle Molinette. “I problemi sono altri” [FOTO E VIDEO]

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, i professionisti sanitari si sono ritrovati all’ingresso principale dell’ospedale: “Schael raus!”

Un momento del flash mob davanti alla Città della Salute

Un momento del flash mob davanti alla Città della Salute

“I veri problemi sono altri: Schael raus!”. La rabbia di infermieri e personale sanitario della Città della Salute si è mostrato con un flash mob davanti all’ingresso principale delle Molinette.

“Io voto” scritto sui cartelloni appesi alla schiena dei manifestanti è la risposta alle ultime indicazioni arrivate dal commissario Thomas Schael, che impone un camice monouso per andare a votare i rappresentanti sindacali, che si terranno dal 14 al 16 aprile. Un’indicazione preceduta nei giorni scorsi dal divieto di recarsi al bar con il camice.

La rabbia dei sindacati: "I problemi sono altri"

“Qui alle Molinette, durante il Covid, la gente ha rischiato la vita: i professionisti e i loro famigliari. Tanti ora si sono dimenticati e il problema sembra essere quello del camice per andare a votare. Noi abbiamo un elenco di problemi veri da cui partire e non pensare al superfluo, come sabotare il voto delle rsu. È segno di debolezza e siamo pronti a metterci di traverso, anche quando si pensa di tagliare i numeri dei dipendenti”, dice Massimo Esposto, Fp Cgil.

E Antonio Di Capua, segretario regionale Uil FPL, aggiunge “Viviamo questa situazione come una provocazione rispetto ai problemi più attuali di un nosocomio che ha anche la sua età e che vanno affrontati. Qui si cerca di segnare il territorio e innescare un braccio di ferro. Se questa è l’alba, siamo partiti col piede sbagliato. Speriamo si torni a un confronto corretto, anche se aspro”.

D’accordo anche Michele Cutri, responsabile Uil Fpl per Molinette. “I problemi veri e propri sono altri: manca acqua calda in alcune camere di degenza, in alcune sale d’attesa del pronto soccorso non ci sono finestre, mancano spogliatoi per i lavoratori, crollano soffitti con tanto di dichiarazione di inidoneità dei locali, manca il completamento del documento sui rischi e ci sono segnalazioni di inadempienza e nessun tipo di riscontro. Questi interventi sul camice monouso sono strumentalizzati. Non ci vengono date risposte sul fondamento scientifico di queste accuse e questi attacchi”.

"In un momento delicato per la Città della Salute - conclude Antonio Patanella, responsabile Cisl Fp Città della Salute e della Scienza di Torino - difendere il diritto di voto per le Rsu è un dovere civico. Se non si raggiunge il quorum, sarebbe una sconfitta per la democrazia in Azienda, oltre che uno spreco di tempo e risorse. Invito tutte le lavoratrici e i lavoratori a partecipare e ad andare a votare. Chiedo pertanto al Commissario Schael di consentire lo svolgimento regolare e sereno delle elezioni. Perché la partecipazione è il fondamento di ogni buona amministrazione”.

"Se questa scelta viene motivata come misura di prevenzione delle infezioni, rientra nelle prerogative della Direzione – dichiara Ivan Bufalo, presidente di OPI Torino – Il problema, però, non è il singolo provvedimento, quanto il messaggio che sta passando. Gli infermieri non sono palle da cannone, né il campo di battaglia su cui consumare uno scontro. Vorremmo che le parti litigassero, se necessario, su come affrontare la crisi infermieristica – conclude Bufalo – Quali sono le soluzioni dell’azienda? E quelle dei sindacati? Quando saranno messe sul tavolo, saremo pronti a valutarle".

Massimiliano Sciullo

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