"La scuola piemontese perderà 333 posti di insegnante. Ѐ quanto emerso dalla riunione presso l’Ufficio scolastico regionale del Piemonte in cui sono stati forniti i dati relativi all’organico di diritto per l’anno scolastico 2025/26. Con questi numeri non saranno eliminate le cosiddette “classi pollaio” che impediscono lo svolgimento di una reale didattica inclusiva", denuncia la Uil.
"Continueremo a rivendicare alcune soluzioni per la carenza degli insegnanti:
- eliminare l’organico di fatto e istituire un unico organico di diritto, per garantire davvero la continuità didattica per gli alunni da un lato e dall’altro avviare l’anno scolastico senza avere un terzo dei posti non ancora assegnati;
- eliminare il numero chiuso delle Università per l’accesso ai corsi di specializzazione (in Piemonte vengono banditi annualmente corsi per 500 persone, con un fabbisogno di diverse migliaia, che spesso sono costrette ad iscriversi presso altre università);
- mettere in stretta relazione il numero dei posti con il fabbisogno territoriale per evitare che ad alunni con disabilità vengano assegnati docenti non specializzati;
- garantire docenti specializzati a tutti gli alunni con disabilità, assumendo in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, anche da GPS, rendendo tale procedura strutturale. In tal modo si tutelerebbero sia gli alunni con disabilità sia le famiglie".
Dichiara il Segretario Generale della Uil Scuola Piemonte, Agostino Colotti: "la scuola deve essere sottratta dai vincoli di bilancio, va valorizzata e potenziata, non indebolita. L’unico obiettivo per il Ministero dell’Istruzione è quello di fare cassa e attuare misure di risparmio su un settore, quello dell’istruzione, che invece è il motore della futura società”.