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Cultura e spettacoli | 11 aprile 2025, 18:38

Ciak si gira, Cuori 3: sul set di Torino insieme a Pilar Fogliati e Riccardo Donna [INTERVISTE E FOTO]

Le riprese in città fino al 29 maggio. L’uscita prevista per ottobre 2025. L’attrice e il regista sperano nel quarto capitolo: “Sarebbe bello continuare a raccontare la storia della medicina italiana”

set torinese per Cuori 3

set torinese per Cuori 3

Andranno avanti fino al 29 maggio le riprese in città di Cuori 3. L’uscita del terzo capitolo della fortunata serie diretta da Riccardo Donna sulla storia dei primi medici italiani pionieri della cardiochirurgia, è prevista per fine ottobre 2025. Saranno sei serate (dodici episodi in tutto) da 100 minuti che andranno in onda su Rai 1. 

A vestire nuovamente i panni di Delia Brunello e Alberto Ferraris sono Pilar Fogliati (FolleMente) e Alberto Ferraris (I medici). Tra le new entry Fausto Sciarappa (Il clandestino), nei panni del nuovo primario, il neurochirurgo Luciano La Rosa, che sostituirà Cesare Corvara, interpretato da Daniele Pecci. 

La trama

La seconda stagione si era conclusa con il malore del dottore Corvara e il bacio appassionato tra Delia e Alberto all’aeroporto di Caselle. Nella prossima stagione entrambi sono alle prese con le nuove sfide professionali e di ricerca nel reparto di cardiologia de Le Molinette. Sono trascorsi cinque anni, è il 1974, periodo caratterizzato da importanti svolte in campo medico, come la nascita della terapia intensiva, ma anche in campo politico, come la legge sul divorzio.  

 

Le riprese in città 

Come nelle passate edizioni, le riprese si stanno svolgendo principalmente negli Studi Lumiq, dove sono stati ricostruiti gli interni dell’ospedale Molinette, e la Caserma Riberi, utilizzata per le riprese esterne dello stesso ospedale. Nuova location è la Galleria di Arte Moderna, che rappresenterà un ospedale di Zurigo, un’abitazione in pre collina, che sarà casa dei due protagonisti, e poi ancora il teatro Juvarra, Palazzo Birago, il CNR, i giardini Cavour e il giardino di Palazzo Cisterna, la Chiesa della Madonna dei Dolori di Borgo Cornalese, l’Istituto San Giuseppe e il Cinema Centrale. Coinvolte nelle riprese anche le città di Collegno e di Mathi.  

Il racconto di Riccardo Donna e Pilar Fogliati 

Siamo stati sul set degli Studi Lumiq dove regista e attrice ci hanno raccontato le prime novità. 

“Delia in questa stagione non ha abbandonato la voglia di portare avanti le sue battaglie - spiega Pilar Fogliati -. Ci sono delle bellissime novità dal punto di punto di vista medico, strumenti che ancora oggi si usano perché qualcuno gli anni ’70 ha detto ‘proviamo ad andare avanti’. Delia molto spesso dice, esiste un momento esatto in cui bisogna uscire dal laboratorio e provare, se no staremo ancora a disinfettare le ferite con il fuoco. Il 1974 poi è stato un anno importante per le donne che potevano finalmente divorziare. Sembra assurdo pensarci, ma è una cosa successa solo pochi anni fa”.  

Nella vita reale, l'attrice porta poco di se stessa al personaggio di Delia: “Purtroppo, le somiglio poco. Mi piacerebbe avere un po’ più di Delia Brunello in me, sono meno battagliera e meno coraggiosa. Faccio l’attrice che è il mestiere dell’insicurezza quindi per me Delia è un punto fermo della mia carriera come personaggio. Poi per noi attori è importante trovare un significato al nostro mestiere, non è semplice, ma quando ricevo messaggi di ragazzi e ragazze che mi dicono che hanno deciso di diventare medici perché hanno visto Cuori, io sono a posto”. 

Le riprese durano in tutto sei mesi, un arco di tempo in cui gli attori hanno potuto legare molto: “Mi piacciono molto le fiction perché stando così tanto con le stesse persone sembra di essere in famiglia. Poi Torino mi piace tantissimo, vorrei viverci. Mio nonno me lo diceva che era destino che facessi un film in Piemonte, sto anche imparando il dialetto”.  

E adesso verso la prossima stagione? “Nessuno di noi si aspettava la terza. Quando c’è l’hanno detto ho chiamato subito Matteo, abbiamo detto facciamola, ma ci deve essere Riccardo perché lui ama girare Cuori, e questo è importante. Una delle cose belle della serie è che sul set abbiamo Guglielmo Actis Dato (figlio del medico chirurgo, Actis Dato, ndr) un vero primario di chirurgia, che ci scrive i casi realmente accaduti. Per questo i medici amano Cuori, perché sanno che sono temi veri”.  

Riccardo Donna è alla sua prima terza stagione di una serie tv. “Questa sarà una stagione più brillante, un po’ più moderna perché abbiamo cercato di far sentire il cambio tra gli anni ’60 e i ’70 che sono stati un salto nel futuro. Sarebbe intelligente andare a vanti con la seri per raccontare la storia di questo Paese attraverso gli ospedali”. 

All’interno degli studi, lo scenografo della Rai, Maurizio Zecchin ha allestito due reparti che cambiano, corridoi, uffici, sale dei pazienti e la hall dell’ospedale. Sul set intervengono medici chirurghi cardiologi veri sui manichini quando si svolgono le riprese dei dettagli delle mani. La serie si è avvalsa anche di infermieri veri in pensione che hanno insegnato alla troupe a gestire la strumentazione originale 

Finora Cuori ha funzionato bene, ma si differenzia da altre serie perché è un prodotto alto. “Mantiene una sua qualità. Noi faremo 1 milione di spettatori in meno rispetto a una serie popolare, ma è perché chiediamo un po’ di più di attenzione. Non diventerà mai una serie per tutti”.

Chiara Gallo

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