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Economia e lavoro | 10 aprile 2025, 10:59

Sabato Cgil in piazza Crispi per il sì ai 5 referendum su lavoro e cittadinanza: "Partiamo dalle periferie per ricucire le ferite"

Sul palco anche i familiari delle stragi di Brandizzo e Terzo Valico: "Basta subappalti"

La Cgil organizza una manifestazione per promuovere il referendum

La Cgil organizza una manifestazione per promuovere il referendum

"Partiamo dalle periferie di Torino, perché per ricucire fratture e ferite ci vanno atti concreti". Così il Segretario Generale della CGIL Piemonte, Giorgio Airaudo presenta la manifestazione di sabato, quando il sindacato si ritroverà in piazza Crispi per il lancio della campagna per il Sì ai cinque referendum su lavoro e cittadinanza, per i quali si voterà l’8-9 giugno prossimi.

Due giorni su voto e partecipazione 

Torino sarà una delle principali piazze che si collegherà con Milano, dove l’11 e 12 aprile si svolgerà Futura 2025, le Giornate del Lavoro organizzate dalla CGIL Nazionale che avrà come titolo “Il voto è la nostra rivolta”: una “due giorni” per dare voce a idee, proposte e confronti su voto e partecipazione.

Sul palco del capoluogo piemontese durante l'intera mattinata di sabato si alterneranno storie, esperienze e dichiarazioni a sostegno dei Sì ai 5 quesiti referendari, con la partecipazione di precarie/i, lavoratrici e lavoratori, giovani, persone migranti, docenti, associazioni, giuriste/i, personalità della cultura, dello sport, dello spettacolo, ordini professionali.

Stragi di Brandizzo e Terzo Valico

A prendere la parola anche i familiari delle stragi di Brandizzo, dove la notte del 30 agosto 2023 persero la vita cinque operai travolti da un treno, e del Terzo Valico

"Abbiamo deciso di dare voce - ha spiegato Airaudo - a due tragedie: per noi dire basta al subappalto vuol dire evitare morti ed infortuni. I morti di Brandizzo erano al terzo passaggio, un subappalto di subappalto". Accanto alle famiglie dei lavoratori anche personalità del mondo culturale e non solo, dalla sociologa Chiara Saraceno al giurista Gustavo Zagrebelsky

"I diritti devono valere ai margini" 

"Abbiamo scelto - ha spiegato il segretario generale della CGIL - di fare la manifestazione in piazza Crispi, non a caso nella periferia torinese. I diritti devono valere soprattutto ai margini, per ricucire le disuglianze". 

I referendum 

Il primo referendum promosso dalla Cigl chiede di cancellare le norme sui licenziamenti che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015.

Il secondo quesito riguarda la cancellazione del tetto all'indennità nei licenziamenti nelle piccole imprese, con l'obiettivo di innalzare le tutele per chi lavora in aziende con meno di quindici dipendenti. Il terzo punta all'eliminazione di alcune norme sull'utilizzo dei contratti a termine.

Il quarto vuole tagliare le norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all'impresa appaltante. L'ultimo chiede di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza legale in Italia per poter avanzare richiesta di cittadinanza. 

In Piemonte ci sono tre milioni di votanti: il referendum per essere ritenuto valido deve ottenere il 50% più uno degli elettori, quindi nella nostra regione l'obiettivo è portare al voto un milione e 600mila persone.

La Cgil ha commissionato un'indagine a You Trend sul voto, con indagini fatte a luglio 2024 e marzo 2025. In sei mesi la percentuale delle persone che era conoscenza dei referendum è cresciuta mediamente di 10 punti percentuali. 

Cinzia Gatti

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