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Economia e lavoro | 10 aprile 2025, 18:52

Il Comune di Collegno si schiera al fianco dei lavoratori della TE Connectivity

Il Vice Sindaco e Assessore al lavoro Antonio Garruto: "Serve un fronte comune contro la desertificazione industriale"

La protesta di un gruppo di lavoratori della TE Connectivity

La protesta di un gruppo di lavoratori della TE Connectivity

L’Amministrazione comunale della Città di Collegno esprime profonda solidarietà e vicinanza ai 224 lavoratori e alle loro famiglie coinvolti nella drammatica chiusura del sito produttivo della TE Connectivity, simbolo storico dell’eccellenza manifatturiera del nostro territorio.

La notizia, emersa nel corso dell’incontro tenutosi in Regione, rappresenta un duro colpo per l’intera comunità collegnese e piemontese, segnando – con ogni probabilità – la fine di una vicenda industriale che ha contribuito per decenni allo sviluppo economico e occupazionale del territorio. L'assenza di reali prospettive di reindustrializzazione, causata dalla crisi energetica e dallo scenario geopolitico internazionale, getta un’ombra lunga sul futuro di centinaia di famiglie.

“Nell'ultima riunione abbiamo constatato che non esiste al momento una proposta concreta di investimento sul sito produttivo capace di fornire una prospettiva alle lavoratrici e lavoratori coinvolti”, dichiara il Vice Sindaco e Assessore al lavoro Antonio Garruto.

“Continueremo a monitorare il percorso di formazione e ricollocazione attivato, assicurando la piena collaborazione istituzionale sul piano delle politiche attive, ribadendo il nostro impegno a sostegno di chi ha perso il lavoro. Auspichiamo iniziative di respiro territoriale che possano coinvolgere e sensibilizzare gli attori istituzionali ed economici preposti, per provare a trovare soluzioni di profilo industriale per il sito di Collegno” – conclude Garruto.

"Non è solo una fabbrica che chiude, ma un pezzo di storia, di competenze, di dignità del lavoro che rischia di andare perduto per sempre", afferma il Sindaco di Collegno Matteo Cavallone. “Di fronte a questa ennesima ferita, è nostro dovere essere al fianco dei lavoratori, non solo con la solidarietà ma con azioni concrete e con un pressing continuo sulle istituzioni sovracomunali, affinché nessuno venga lasciato solo.”

“La scelta della proprietà tra l’altro non è dettata da mancanza di produttività o redditività dell’impianto ma dalla scelta di ricollocare la produzione al fine di avere ancor maggiori utili ignorando completamente il principio della responsabilità sociale d'impresa come contemplato nella nostra Costituzione verso il territorio che in tutti questi anni ha ospitato il sito produttivo” – continua il Sindaco ritenendo questa scelta “inaccettabile”.

Il Comune, già presente ai tavoli istituzionali, continuerà a monitorare e sostenere attivamente il percorso avviato dalla Regione per la formazione, il reinserimento occupazionale e il sostegno al reddito. Riteniamo tuttavia necessario fare di più: serve un piano industriale nazionale che ponga al centro il lavoro, l’energia sostenibile, la riconversione intelligente dei siti produttivi e il ruolo pubblico nella gestione dei processi di reindustrializzazione.

Invitiamo Governo, Regione, parti sociali e mondo produttivo a costruire un fronte comune contro la desertificazione industriale che colpisce da anni il nostro tessuto economico. È inaccettabile che scelte dettate esclusivamente dalla logica del profitto e della delocalizzazione cancellino con un tratto di penna competenze e professionalità costruite in decenni.

In attesa dell’incontro dell’11 giugno, in cui si tornerà a discutere del programma regionale, il Comune di Collegno rilancia il proprio impegno istituzionale, mettendosi a disposizione per qualunque iniziativa possa dare voce e risposte concrete ai lavoratori della TE Connectivity.

comunicato stampa

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