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Cultura e spettacoli | 10 aprile 2025, 16:55

A Villa della Regina, una nuova rassegna culturale: QU.EEN narrazioni d'arte e natura

La prima edizione con l'apertura della mostra di Massimo Giannoni aperta fino al 18 maggio. Il secondo appuntamento annuale sarà durante la Art Week Torinese

A Villa della Regina, una nuova rassegna culturale: QU.EEN narrazioni d'arte e natura

A Villa della Regina prende il via la rassegna culturale QU.EEN narrazioni d’arte e natura. 

Un'iniziativa che mette in calendario mostre artistiche ed eventi legati alla scrittura, alla memoria e al racconto, valorizzando il complesso di Villa della Regina come spazio di cultura e bellezza. 

Due appuntamenti annuali – in primavera, durante il Salone Internazionale del Libro, e in autunno, in concomitanza con la Art Week torinese – animeranno le sale e i giardini della villa,
restituendo questo luogo a tutte le persone anche nel ruolo di fucina creativa avuto nel corso dei secoli. Questa prima edizione, a cura di Roberto Mastroianni, Sara Lyla Mantica e Valeria Amalfitano, con il coordinamento scientifico di Filippo Masino, verterà sulle connessioni tra la carta e il racconto, protagonisti di percorsi nuovi e diversificati per rileggere il passato e il presente di Villa della Regina attraverso la potenza evocativa della narrazione e facendo della carta – simbolo di memoria e fragilità – il filo conduttore di un viaggio affascinante tra natura, arte, storia e letteratura.

La mostra
Ad aprire la rassegna è la mostra personale dell’artista toscano Massimo Giannoni Il tempo opportuno, a cura di Roberto Mastroianni, promossa insieme alla Casa d’Arte San Lorenzo con Techne Art Service. Realtà di riferimento nel panorama artistico italiano, Casa d’Arte San Lorenzo, nata nella sede storica di San Miniato in Toscana, è impegnata, da oltre trent’anni, nella diffusione e nella valorizzazione dell’arte nel mondo, anche attraverso rapporti con importanti istituzioni, come la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Biennale di Venezia, i comuni di Milano, Roma, Napoli, Firenze, Siena e Treviso, e il Consolato italiano di Miami, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda e l’Art Center di New York.

In mostra 21 opere dipinte da Giannoni, artista ritenuto pioniere nella scelta di soggetti come librerie e biblioteche storiche, borse d’affari, gabinetti dei musei di scienze naturali e Wunderkammer. Attraverso la rappresentazione di questi ambienti, l’artista ha fatto del tempo, della sua sospensione e della sua persistenza, il cuore della propria ricerca pittorica. Realizzate tra il 2024 e il 2025, le opere in mostra vogliono essere una presenza decisa, pensate per fare eco alla dimensione della residenza sabauda come luogo di riflessione sul tempo e sull’assenza, intessendo un dialogo sui temi della letteratura e della memoria che si delinea anche per contrasti. Se da una parte l’intensa espressività dei lavori di Giannoni si accosta alla delicata raffinatezza degli apparati decorativi, dall’altra la densità materica delle sue librerie sembra mettere in risalto il concetto di assenza. Un’assenza che, nel caso di Villa della Regina, assume anche un significato peculiare e preciso, quella della Biblioteca settecentesca realizzata dall’ebanista Pietro Piffetti per Carlo Emanuele III, trasferita nel 1879 al Palazzo del Quirinale a Roma per volontà della regina Margherita. In un gioco di rimandi, Giannoni, per altro presente con alcune opere nelle collezioni del Quirinale, cerca una via di conciliazione, nel tentativo di segnalare l’importante lacuna e in qualche modo risarcirla tramite il ricordo e l’immaginazione: il capolavoro di Piffetti diventa così protagonista di una grande tela, dal titolo Piffetti Torino, realizzata appositamente per la mostra quasi a riannodare il filo rosso tra le due residenze. Le sue tele raccontano infatti un tempo che non scorre, ma si stratifica, un procedimento che si riflette anche nella stesura pittorica, formata da alti strati di materia, in cui i grumi e le spatolate di colore, stratificandosi nel tempo, si asciugano, modificano e impolverano, con giochi di luce in continuo mutamento. Per questo Il tempo opportuno non è solo un’esposizione, ma un invito a rallentare, a percepire il tempo nel suo valore più profondo, a lasciarsi avvolgere dalla bellezza della memoria e della persistenza.

La mostra potrà essere visitata nell’ambito del percorso museale di Villa della Regina fino a domenica 18 maggio e rientrerà nel programma del Salone OFF collegato al Salone Internazionale del Libro di Torino.

redazione

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