In arrivo l’intelligenza artificiale che rivoluziona i trapianti. Al Politecnico di Torino parte infatti un progetto promosso da Fondazione DOT, che entro tre anni punta concretamente a salvare più vite. L’obiettivo è costruire uno strumento basato sull’AI (artificial intelligence) che consenta ai medici di lavorare in maniera sempre più veloce, precisa ed efficiente.
Identificare nei tempi più rapidi e con la massima precisione possibile la compatibilità fra un organo e chi ha bisogno di trapianto (il cosiddetto matching donatore-ricevente), consentire la conservazione ottimale di un organo da trapiantare, avere personale altamente formato per gestire la filiera dalla donazione al trapianto in maniera sempre più puntuale e veloce. Sono aspetti cruciali per chi è in attesa di un trapianto, che puntano ad essere perfezionati con progetto promosso da Fondazione Donazione Organi e Trapianti (DOT) onlus.
“Il campo della trapiantologia sta vivendo una fase cruciale grazie all’intelligenza artificiale – ha sottolineato Mauro Rinaldi, Direttore Centro Trapianti di Cuore e Polmone delle Molinette, AOU Città della Salute e della Scienza di Torino –. Fino a pochi anni fa si operava secondo standard rimasti invariati per cinquant’anni. Ora tutto sta cambiando con grande velocità anche in medicina, e alla base di questo boom tecnologico c’è proprio l’AI”.
AI per i trapianti: il progetto del Politecnico di Torino
Il primo passo concreto di questa iniziativa è stato l’apertura di una posizione nel corso di dottorato interateneo in Bioingegneria e Scienze medico-Chirurgiche, interamente dedicato al progetto.
“Creare strumenti concreti, come i gemelli digitali degli organi – spiega Mauro Deriu del Politecnico di Torino e tutor dell’iniziativa -, è uno degli obiettivi a cui lavoriamo in questo senso: queste versioni virtuali degli organi, create grazie alla ricostruzione e all’analisi di tantissime variabili, consentono di riconoscere informazioni fondamentali che all’occhio umano e agli strumenti attualmente in uso potrebbero sfuggire”.
Rigetto dell'organo
Uno degli altri aspetti su cui sta lavorando l’Intelligenza Artificiale è per cercare di minimizzare uno dei problemi più grandi del post-intervento, quello del rigetto dell’organo da parte del sistema immunitario del paziente. Utilizzando modelli predittivi basati su enormi banche dati mediche, infatti, gli algoritmi generati dall’AI possono segnalare in anticipo i pazienti a rischio di rigetto. In questo modo, i medici possono intervenire prima che il problema si manifesti seriamente, regolando le terapie immunosoppressive o adottando altre strategie per proteggere l’organo trapiantato.
I numeri dei trapianti
Le donazioni di organi e tessuti in Italia sono in continua crescita: nel 2024 è stato possibile realizzare ben 4.692 trapianti, 226 in più rispetto al 2023 (+5,1%).
Il tasso nazionale di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di persone (pmp): è la prima volta che in Italia si supera quota 30, un livello che colloca il nostro Paese ai primi posti europei. Riguardo al Piemonte, il 2024 consolida l’andamento positivo: le donazioni hanno raggiunto il secondo miglior risultato di sempre (39,1 pmp) e hanno permesso di realizzare 496 trapianti.
Il 2024 Ha anche portato in dote un traguardo prestigioso, che rappresenta un primato nazionale: 10.000 trapianti eseguiti presso l'AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, ospedale che si conferma al vertice di questa attività in Italia per la quarta volta negli ultimi cinque anni e che consente di definire Torino capitale dei trapianti.