Nei giorni scorsi le associazioni di categoria e le cooperative agricole hanno espresso la loro preoccupazione circa le conseguenze dell’applicazione della Carta dei suoli, lo strumento digitale fornito a livello nazionale da Agea, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, per offrire una mappatura aggiornata della destinazione e delle condizioni dei suoli agricoli italiani, necessaria e indispensabile per ottemperare a quanto richiesto dalla Commissione Europea ed evitare rettifiche finanziarie che possono mettere in grave difficoltà il mondo agricolo.
La Carta dei suoli è uno strumento importante per la gestione e la pianificazione della attività agricole: fornisce informazioni dettagliate sulla superficie e la destinazione colturale dei terreni e altri dati utili alla pianificazione.
Agea, Arpea (Agenzia Regionale Piemontese per le Erogazioni in Agricoltura) e Regione Piemonte stanno lavorando ormai da mesi per definire procedure e azioni che consentano la corretta applicazione della Carta dei suoli relativamente al territorio piemontese. L’obiettivo comune è pertanto quello di rendere disponibile un sistema informativo integrato che permetta a tutti i soggetti interessati di poter operare coerentemente e correttamente rispetto alla situazione geografica e nel contempo consentire alla pubblica amministrazione di effettuare i controlli necessari senza appesantire ulteriormente le aziende agricole; l’obiettivo sarà inoltre quello di migliorare e semplificare le dichiarazioni e la presentazione delle domande collegate alla Pac – Politica agricola comune e i conseguenti pagamenti.
Su questi temi si è svolto oggi un proficuo incontro fra Agea, Arpea, Regione Piemonte e Csi per approfondire le criticità rilevate e definire le procedure per la loro risoluzione.
Dichiarano l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni, il direttore regionale dell’Agricoltura Paolo Balocco e il direttore di Arpea Angelo Marengo: «Vogliamo sottolineare il dialogo costante con i vertici di Agea nelle persone del direttore generale Fabio Vitale e del direttore del coordinamento Salvatore Carfì, e la loro disponibilità a confrontarsi con le istanze che arrivano dalla nostra regione. Siamo sicuri che questo lavoro di confronto porterà alle soluzioni che il mondo imprenditoriale agricolo si aspetta».