Dopo i capolavori dal Museo Capodimonte di Napoli, la Reggia di Venaria ospita la mostra "Magnifiche Collezioni" con opere provenienti questa volta dalle collezioni genovesi.
Peter Paul Rubens, Antoon Van Dyck, Orazio Gentileschi, Guido Reni, Luca Giordano, il Grechetto, sono alcuni delle firme più importanti raccolte nel corso del tempo dalle più facoltose famiglie del patriziato genovese: i Pallavicini, i Doria, gli Spinola e i Balbi. Oggi conservate principalmente a Palazzo Spinola di Pellicceria e nei Musei Nazionali di Genova.
Un centinaio di opere
Un centinaio le opere arrivate alla Reggia di Venaria tra dipinti, sculture, argenti e arredi che risalgono a Seicento e Settecento per raccontare il secondo d’oro di Genova, repubblica conosciuta come “la Superba” e a capo della quale vi era il doge.
“La strada che stiamo portando avanti è quella di aprirci al mondo. È una mostra per tutti, con supporti utili per tutti coloro che vogliono apprendere qualcosa dalla Reggia” commenta la direttrice Chiara Teolato.
"C’è un bozzetto di una grande tela del Procaccini esposta nella chiesa annunciata a Genova che è stata restaurata dal Centro di Restauro di Venaria" commenta la Direttrice musei nazionali di Genova, Alessandra Guerrini . "Sono infinite - aggiunge- le trame che legano le nostre città. La mostra nasce da un’occasione, cioè dalla necessità di fare dei lavori impiantistici nella sede di palazzo Spinola, l’idea era di non mettere le opere in magazzino, ma di farle uscire dalla città. La Reggia ha accettato la proposta. Le opere sono state collocate con una chiave di lettura caratterista del lavoro di studio sui temi della legalità e del potere che ci ha aiutato a leggere i nostri dipinti con uno sguardo leggermente diverso”.
Le opere
Suddivisa in sette sezioni, la mostra presenta tra le opere più importanti il Ritratto di Giovan Carlo Doria a cavallo e Ercole nel giardino delle Esperi di Peter Paul Rubens, Susanna e i Vecchioni di Giovanni Battista Paggi, il Ritratto di Ansaldo Pallavicini bambini e il Ritratto di Caterina Balbi Durazzo di Antoon Van Dyck, l’Entrata degli animali nell’arca del Grechetto, Amor sacro e Amor profano di Guido Reni, la Cornice con il Giudizio di Paride che contiene il Ritratto di dama di Filippo Parodi e Jacob Ferdinand Voet, Ritratto di monaca di Bernardo Strozzi, il Ratto delle Sabine di Luca Giordano, il Ritratto di Stefani Raggio di Joos Van Cleve, il Sacrificio di Isacco di Orazio Gentileschi, il Ritratto di Paolo Francesco Spinola di Angelica Kaufmann, il Ritratto di Maria Francesca Durazzo di Anton von Maron.
Per info: https://lavenaria.it/it