Il 24 luglio 2020 un dirigente di polizia, Gianmaria Sertorio, oggi questore ad Aosta, rimase ferito dopo essere stato colpito alla testa da un palo nel corso di un parapiglia fra No Tav e forze dell'ordine in Valle di Susa. Sertorio riportò un trauma cranico e la prognosi fu di tre giorni.
Il caso è entrato al vaglio del tribunale di Torino in un processo con sei imputati, come riporta l'agenzia di stampa Ansa. Il palo era stato portato da un dimostrante con l'obiettivo - è stato spiegato - di collocarlo in terra per tracciare una sorta di linea divisoria davanti al cordone degli agenti in tenuta antisommossa che fronteggiavano i No Tav.
Nei filmati si nota che fu impugnato da un funzionario di polizia e, nello stesso momento, da una mezza dozzina di manifestanti. Ne nacque una sorta di 'tira e molla' durante il quale i No Tav, nel tentativo di recuperare l'oggetto, innescarono quello che la procura ha definito "un movimento rotatorio". Il palo cadde di lato e colpì, oltre a Sertorio, un commissario di polizia.
L'episodio si verificò nel corso di un intervento delle forze dell'ordine che aveva per obiettivo lo sgombero delle masserizie con cui i No Tav avevano bloccato un sentiero di montagna nei pressi del cantiere di Chiomonte.