Plauso del SAPPE per l’assunzione di alcuni provvedimenti assunti dalla Direzione del carcere “Lorusso Cutugno”. A dare la notizia è Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Con la medesima intensità e passione con la quale evidenziamo le criticità, con grande soddisfazione vogliamo sottolineare segnali importanti sul fronte della sicurezza. La scelta di destinare di nuovo una area del carcere di Torino ai soggetti nuovi giunti sta restituendo ordine alla distribuzione dei detenuti con una più qualificata osservazione e un evidente miglioramento del servizio reso ai detenuti nelle prime e più difficili ore della detenzione. Con grande favore abbiamo osservato la puntuale esecuzione di trasferimenti di soggetti ben individuati per la loro leadership negativa. Operazioni lampo, senza danni collaterali, ben organizzate, ed efficaci. Ancora più con favore osserviamo il provvedimento di chiusura di una sezione a trattamento intensificato come risposta a inadeguati comportamenti. Segni di prontezza e di presenza dello Stato e della linea di comando. Altrettanto con favore registriamo il completamento dello sfollamento di detenuti “Alta sicurezza” da molto radicati a Torino avvenuti con precisione e senza criticità. Le migliori condizioni per il completamento delle recenti direttive sul circuito sulle quali contiamo presto di ricevere altrettante soddisfacenti risposte”.
“Spero che sia solo il primo passo di una serie di novità, ma certo questi provvedimenti vanno nella giusta direzione, tenuto anche conto che si tratta della conseguenza di una interlocuzione avuta con il Sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, che si è dimostrato fin da subito molto attento e sensibile alle nostre richieste”, commenta Donato Capece, segretario generale del SAPPE.
“La Polizia penitenziaria svolge un lavoro prevalentemente al chiuso. La sua eccezionalità sfugge allo sguardo dei cittadini ma, come ha anche autorevolmente ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è chiamata quotidianamente a fronteggiare difficili situazioni di tensione e sofferenza, sempre più frequenti a causa del grave fenomeno di sovraffollamento in atto. Determinante è il contributo delle donne e degli uomini del Corpo all’attuazione del principio costituzionale della funzione rieducativa della pena per il possibile reinserimento nella vita sociale dei detenuti, nonostante le assai critiche condizioni del sistema carcerario. Ed è solamente grazie ai poliziotti penitenziari, gli eroi silenziosi del quotidiano a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri tengono botta”, conclude.