Dei 489 comuni montani, 369 (circa il 75,5%) non dispongono di sportelli bancari. Le province di Torino e Cuneo sono tra le più colpite, con una media di 38 sportelli ogni 100.000 abitanti. Intesa Sanpaolo prevede la chiusura di 33 sportelli in Piemonte entro il 2025, con scadenze tra giugno e ottobre. La situazione corre il rischio di diventare insostenibile per il taglio dei servizi su territori decentrati che hanno già sofferto della chiusura degli uffici postali e che ora, con buona pace anche di molti correntisti e di imprese locali, avranno un’ulteriore difficoltà ad accedere ai servizi.
"Questo fenomeno rischia di escludere un numero crescente di persone e di aziende di piccole e medie dimensioni dai servizi bancari tradizionali, aumentando le difficoltà, com’è stato anche sottolineato da UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) il cui presidente Marco Bussone ha chiesto un'interlocuzione con l'ABI (Associazione Bancaria Italiana) e gli istituti di credito per fermare la chiusura indiscriminata degli sportelli e garantire la presenza di servizi bancari nei piccoli comuni dove oltretutto non sempre c'è un'ottimale copertura della rete digitale", dichiara la consigliera regionale del Pd Nadia Conticelli.
"UNCEM, insieme a molti sindaci, si sta mobilitando contro questa tendenza, che considera una minaccia al tessuto sociale ed economico delle aree montane e rurali ma la Regione come pensa di contrastare le decisioni dei grandi gruppi bancari? Ho presentato un’interrogazione urgente per sapere se la Regione Piemonte ha avviato un monitoraggio della chiusura degli sportelli bancari nei comuni piemontesi e quali dati siano disponibili in merito , se intende *promuovere un tavolo di confronto con ABI e gli istituti di credito per individuare soluzioni che consentano di mantenere attivi gli sportelli bancari nei comuni a maggior fragilità sociale e nelle aree interne", prosegue Conticelli.
"Mi auguro che si tenga presente che il 63% dei comuni piemontesi è privo di sportelli bancari e piu di seicentomila residenti sono senza servizio. Ma non siamo di fronte a un destino ineluttabile. La Giunta e il Presidente della Regione facciano sentire la propria voce come attori principali e difendano il territorio che governano", conclude l'esponente dem.