Venticinque anni di opere tra disegni, divertissement e videoclip di Donato Sansone riuniti nella mostra “Metaversi” al Museo del cinema.
“Uno spazio privilegiato, quello del Museo del Cinema- commenta l’artista -. Abbiamo cercato di mettere insieme circa 25 anni della mia carriera. Si chiama Metaversi perché ho attraversato diverse zone e aspetti del fare cinema, anche se non è proprio cinema quello che faccio”.
“Due erano gli obiettivi di questo progetto - spiega il direttore Carlo Chatrian - valorizzare il fondo del Musei del Cinema, che è casa dei lavori di Donato Sansone, dall’altra valorizzare un percorso che è in piena evoluzione. Ciò che mi ha colpito è l’atteggiamento dissacrante, gioioso, ma anche provocatore che ha in ogni sua opera artistica. Penso che sia un atteggiamento importante oggi in un’epoca in cui siamo così preoccupati di essere nella casella giusta. Il prendersi in giro penso sia quasi rivoluzionario oggi”.
La mostra, in calendario fino all'8 settembre 2025, è curata da Bruno Di Marino: “Donato più che cinema, fa cortometraggi e divertissement che vanno sul web, forma audiovisiva molto più espansa”
Tra le diverse sezioni: “In principio era la matita”, per sottolineare come all’inizio di ogni progetto creativo c’è il disegno, qui si trovano due grandi patchwork usati per due film, Videogioco che lo ha portato al successo, e Dark Globe; “Suono animato” dove sono riunite alcune videoclip tra cui i lavori realizzati per i Subsonica e i Verbena; “Variazioni sul corpo” declinato in mille modi, tra cui XXX, la sottosezione erotica, visibile solo ai maggiori di 18 anni.
Inserita anche una graphic novel, Il Gatto, che diventa un cortometraggio.
Per info: https://www.museocinema.it/it