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Cronaca | 07 aprile 2025, 14:54

Giovani studenti piemontesi sui luoghi della memoria di Trieste e dintorni

Protagonisti i vincitori del progetto di Storia contemporanea promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione

Giovani studenti piemontesi sui luoghi della memoria di Trieste e dintorni

Giovani studenti piemontesi sui luoghi della memoria di Trieste e dintorni

Ha preso il via da Caporetto – l’attuale Kobarid, in territorio sloveno – il viaggio studio degli studenti piemontesi vincitori del progetto di Storia contemporanea promosso dal Comitato Resistenza e Costituzione, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, sui luoghi della memoria di Trieste e dintorni.

Il viaggio nella zona stretta tra il Carso e il mare, incrocio di tutte le vicende di quel “secolo breve” spazzato di continuo dai venti della grande storia, rappresenta il riconoscimento per aver partecipato con impegno all’annuale concorso, giunto alla sua 44^ edizione, la cui cerimonia di premiazione avrà luogo venerdì 16 maggio al Salone del libro di Torino.

Accompagnati dalla professoressa Enrica Bricchetto dell’Istituto storico della Resistenza di Torino e dai propri insegnanti, gli studenti – una ventina in tutto – hanno preso parte a un itinerario che ha permesso loro di vedere i luoghi e di approfondire le vicende legate al confine orientale italiano.

I partecipanti provenivano dai Licei D’Azeglio e Cavour di Torino, dagli Istituti Giuseppe e Quintino Sella di Biella, D’Adda di Varallo (Vc), Cellini di Valenza (Al) e dall’Azienda di formazione professionale Rossa di Dronero (Cn).

L’itinerario, come ricordato, ha avuto inizio da Caporetto, dove gli studenti hanno visitato il Kobarišky Muzeum, che ricostruisce le tragiche vicende accadute sul fronte isontino tra il maggio 1915 e il novembre 1917, e il Sacrario militare italiano, che custodisce le spoglie di oltre 7mila soldati caduti durante la Prima guerra mondiale.

Nella città di Bruno Vasari, Umberto Saba, Italo Svevo e Claudio Magris, gli studenti si sono recati al castello e alla cattedrale di San Giusto, ricche di storia e di cultura, alla Risiera di San Sabba, stabilimento per la pilatura del riso utilizzato dai nazisti, dopo l’8 settembre 1943, come campo di prigionia e di smistamento dei deportati diretti in Germania e Polonia, oltre che unico campo di sterminio nazista in territorio italiano e al Crp di Padriciano, che documenta le condizioni di vita in cui vennero accolti migliaia di esuli istriani, giuliani e dalmati e ne ricostruisce gli ambienti e la vita quotidiana. Gli studenti hanno inoltre avuto l’opportunità di visitare la Foiba di Basovizza, sul confine tra l’Italia e la Slovenia, pozzo minerario usato, come altre fosse carsiche della zona, dalle truppe jugoslave nel 1943 e nel 1945 per l’uccisione di migliaia di italiani, il castello di Duino, che dal 17 maggio 1945 fu sede del Comando alleato inglese, e il suo bunker sotterraneo, il Magazzino 18, che raccoglie le masserizie depositate dagli esuli istriani, giuliani e dalmati nel porto vecchio di Trieste e mai recuperate e il complesso “Kleine Berlin”, che si compone di una galleria antiaerea pubblica per la popolazione civile e di un ricovero antiaereo militare tedesco.

comunicato stampa

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