Scuola e formazione - 07 aprile 2025, 10:00

Flauer 2025, “Accogliere con calore, rispettare con cuore”: dagli studenti dell’Alberghiero di Alassio un progetto di ristorazione green

Sei i gruppi di studenti che si sono sfidati nell’Hackathon ideato dalla food-writer, esperta di sostenibilità alimentare e storia e cultura del cibo Caterina Lo Casto

Con lo slogan “Accogliere con calore, rispettare con cuore: l’ospitalità che ama l’ambiente” e una proposta fresca e innovativa per un ristorante moderno e sostenibile, un gruppo di giovani studenti dell’Istituto Alberghiero di Alassio ha vinto la sfida che ha aperto la tre giorni dedicata alla prima edizione di Flauer 2025.

Flauer 2025 è la manifestazione dedicata a tutti i cultori della buona cucina, agli appassionati di trekking e foraging (la raccolta di piante selvatiche) e della mixology botanica, l’arte di preparazione dei cocktail. 

Tre giorni di talk, masterclass, showcooking e degustazioni per curiosi e appassionati hanno imparato a riconoscere e utilizzare le erbe spontanee che crescono sulle nostre colline e i fiori eduli per piatti innovativi, infusi, cocktail e per svariati usi anche in campo artistico.

Sei i gruppi di studenti che si sono sfidati nell’Hackathon ideato dalla food-writer, esperta di sostenibilità alimentare e storia e cultura del cibo Caterina Lo Casto.

La ristorazione può essere veramente propulsore di pensieri e azioni più vicine alle necessità del presente e del futuro. La sostenibilità ambientale è una sfida culturale, di profondità e posizionamento nel mondo, rispetto alla sempre più evidente erosione degli habitat naturali, cambiamento climatico, difficoltà a reperire e produrre materia prima di qualità. 

Le diete vegetariane e plant based possono dare un sostegno importante, ma per fare la sostenibilità abbiamo bisogno di pensarla, viverla, comunicarla, fin da giovani. Con l’Hackathon ideato da Caterina Lo Casto, le classi dell’Istituto Alberghiero di Alassio si sono sfidati a formulare una proposta di sostenibilità per un ristorante moderno: “Il concetto di sostenibilità – spiega Caterina Lo Casto - ha ormai raggiunto il grado 0 di significato, se ne parla come fosse un dress code obbligato di una serata noiosa. Riparto da Flauer e dagli elementi più forti e delicati insieme, per farla splendere di luce nuova: i fiori, le erbe spontanee, i giovani, la terra, i produttori".

È partita a marzo la raccolta delle informazioni e dei dati attraverso la visita a una realtà già all’avanguardia con questa filosofia di trattamento del cibo, il noto locale sul Lungomare alassino FronteMare: chef, maitre di sala e personale per rispondere a domande su una giornata tipo di lavoro in cucina e in sala. Da questi dati, ragazzi e ragazze hanno elaborato strategie valutate da una giuria tecnica formata dalla comunicatrice del cibo Caterina Lo Casto, il giornalista scrittore e ideatore di “The Vegetarian Chance”, Gabriele Eschenazi, che ha ispirato un appuntamento di Flauer e che sottolinea: "Nei ristoranti una sostenibilità credibile e coerente deve riguardare più aspetti. La materia prima dovrebbe essere biologica e di stagione. I prodotti per la pulizia e l'igiene non dovrebbero essere chimici. In cucina la plastica dovrebbe essere bandita. Il messaggio ai clienti dev'essere completo e trasparente non a base di vuoti slogan, ma di informazioni precise. Il personale dev'essere rispettato e reso consapevole del messaggio”.

In giuria anche Enzo Puglisi, direttore di sala del ristorante FronteMare, Martino Schivo, consigliere comunale con incarico all’Efficientamento e Transizione ecologica, Grandi opere e Infrastrutture di livello regionale, e il consigliere regionale e comunale Rocco Invernizzi, che ha detto: “Ho apprezzato molto lo slogan elaborato dai ragazzi. Flauer è un’occasione unica per fruire di un’esperienza immersiva alla scoperta del perfetto connubio fra natura, biodiversità, territorio e tradizione, dal punto di vista culinario e non solo. Molto più di una manifestazione dedicata ai fiori o alla gastronomia: è un laboratorio di idee, dove la Liguria si confronta con il Mediterraneo e con l’Italia intera. Questo contesto esprime appieno l’identità e la visione della nostra Regione che, in linea con l’agenda 2030, è attenta alla conservazione e valorizzazione sostenibile delle nostre eccellenze e ad uno sviluppo consapevole e rispettoso dell’ambiente in cui viviamo. Desidero ringraziare il Comune di Alassio, la Marina di Alassio, la Camera di Commercio Riviere di Liguria, e tutti gli organizzatori, gli chef, gli artisti, i produttori locali e i giovani coinvolti nell’Hackathon, per aver dato vita a un evento che riesce a coniugare eccellenza, creatività e sostenibilità”.

La proposta vincitrice aveva quale focus “L’ecosostenibilità nell’accoglienza”, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e promuovere un modello di turismo che rispetti e protegga le risorse naturali, culturali e sociali, creando al contempo un’esperienza unica per gli ospiti. Come? Utilizzando ingredienti locali, riducendo gli sprechi alimentari, utilizzando imballaggi ecologici, risparmiando energia e utilizzando fonti rinnovabili, gestendo i rifiuti, educando soprattutto le giovani generazioni e con alcuni accorgimenti innovativi.

Il futuro in punta di forchetta è servito.

Maria Gramaglia