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Cultura e spettacoli | 06 aprile 2025, 14:21

Orchestra Filarmonica in concerto con "Il ballo del colonnello elefante"

Martedì 8 aprile al Conservatorio Verdi

Orchestra Filarmonica in concerto con "Il ballo del colonnello elefante"

L’energia travolgente del trombone e la versatilità dei legni sono la cifra che caratterizza l’appuntamento di aprile della Stagione concertistica One Way Together dell’Orchestra Filarmonica di Torino. In «Il ballo del colonnello elefante» a salire sul palco del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino martedì 8 aprile, alle ore 21, saranno gli Archi di OFT, guidati dal maestro concertatore Sergio Lamberto. Ospite della serata Diego Di Mario, che è stato definito «il miglior trombonista solista della sua generazione in Italia» e al quale sono affidate le parti soliste di un programma sfaccettato e accattivante.

Il concerto si sviluppa attraverso una serie di opere novecentesche che, pur appartenendo a stili diversi, esplorano la forza del contrasto tra tradizione e innovazione, lungo un filo rosso che va dalla riflessione sulla funzione sociale della musica, alla scoperta di nuovi orizzonti timbrici, fino a un approfondimento della tradizione popolare.
L’apertura è affidata al Concertino per trombone e orchestra d'archi Op. 45 n. 7 di Lars-Erik Larsson, brano che unisce eleganza e virtuosismo. Il compositore svedese, che lo scrisse nel 1946, evoca attraverso la delicatezza degli archi e la presenza del trombone una musica che oscilla tra la bellezza lirica e il dinamismo, creando una tensione affascinante tra suoni orchestrali e solistici.
Minimax - Repertorium für Militärmusik, di cui viene proposta una selezione, ci trasporta invece negli anni trenta di Paul Hindemith. Il compositore tedesco gioca con il repertorio militare, creando una parodia della musica da banda, per sollevare interrogativi sulla funzione propagandistica della musica. Minimax, scritto nel 1936 sotto il regime nazista, mescola infatti la precisione formale alla critica sottilmente nascosta, in un incrocio tra musica di marcia e sperimentazione timbrica.
La Suite per trombone contralto e quartetto d'archi del compositore contemporaneo piemontese Corrado Maria Saglietti (qui proposta in un adattamento per orchestra d’archi) ci introduce in un dialogo intimo e raffinato, dove il trombone contralto si confronta con l'armonia ricca e sfumata degli archi. Saglietti, con la sua scrittura dettagliata, riflette una musica moderna che esplora le possibilità timbriche e il potenziale espressivo di un incontro tra fiato e corde.
Infine, il concerto culmina con le Danze popolari rumene BB 76 nelle quali Béla Bartók, che le scrisse a inizio Novecento, porta la sua ricerca etnomusicologica sul palco e trasforma le tradizioni musicali rumene in una suite ritmica e modale che evidenzia l’energia delle danze popolari. Con una scrittura potente e ritmi irregolari, Bartók mescola il folklore con una visione musicale modernista.

Il viaggio musicale di aprile sul van targato OFT è accompagnato dalla divertente grafica-collage realizzata dal creativo Gabriele Mo. Un percorso completato dal micro racconto che apre il concerto in Conservatorio, scritto appositamente per OFT dal giornalista e musicista Lorenzo Montanaro. La lettura del testo, per immergersi nell'atmosfera speciale del concerto, è affidata all’associazione liberipensatori “Paul Valéry” e all'Accademia di formazione teatrale Mario Brusa di Torino.

comunicato stampa

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