/ Economia e lavoro

Economia e lavoro | 06 aprile 2025, 18:40

Cara casa, quanto mi costi: (anche) a Torino continua la corsa degli affitti. Servono almeno 360 euro

Secondo i dati Tecnocasa, nel primo semestre del 2024 i prezzi sono aumentati del 4,1% (monolocali), del 2,6% (bilocali) e del 3,7% (trilocali)

palmo di mano con chiavi appoggiate sopra

Continuano a crescere i prezzi degli affitti anche a Torino

Anche a Torino crescono gli affitti delle case. Lo dice l'ultima analisi dell'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, con dati nazionali che non si allontanano molto da quelli del capoluogo piemontese.

Mono, bi e trilocali

Se infatti la statistica delle grandi città vede un aumento del 3,9% per i monolocali, del 4% per i bilocali e del 3% per i trilocali nella prima parte del 2024 rispetto al secondo semestre del 2023, all'ombra della Mole gli stessi parametri riportano aumenti - rispettivamente - del 4,1%, del 2,6% e del 3,7%.

"La domanda di locazione, sempre sostenuta, continua a fare i conti con una preoccupante carenza di offerta, in particolare di immobili da affittare con contratti di lunga durata - dicono gli esperti del settore -. Si preferiscono, infatti, quelli a canone transitorio che continuano ad attirare sempre più i proprietari di casa".

Torino, quanto mi costi

Milano si conferma la città più costosa: 820 € per un monolocale, 1140 € per un bilocale e 1510 € per un trilocale. Torino si attesta a 360 euro per una sola stanza, a 480 per un bilocale e 610 per un trilocale.

Si conferma la maggiore facilità di affitto per le soluzioni di “qualità”, ben arredate, posizionate in zone servite e luminose. Resta sempre elevata l’attenzione ai costi condominiali. 

Per scelta o per lavoro

Nel primo semestre del 2024 il 69,3% degli inquilini ha cercato casa in affitto come scelta abitativa, con una diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quando la percentuale era pari al 70,1%. In questa categoria rientrano coloro che non riescono ad acquistare o volutamente scelgono l’affitto. Aumentano i contratti stipulati da chi cerca per motivi di lavoro che passano da 24,9% a 26,0%, mentre quelli per motivi di studio scendono da 5,0% a 4,6%. 

Massimiliano Sciullo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium