Attualità - 06 aprile 2025, 18:08

Il Po guarda al 2027 tra piste ciclabili e navigazione... e si pensa ai matrimoni sui battelli

Da Moncalieri a San Mauro in bici lungo fiume. Assegnati i lavori per la ciclovia tra ponte Balbis e ponte Isabella che potrebbero concludersi prima dei venti mesi stabiliti. Dopo Valentino e Valentina, Torino ri-scommette sul suo fiume

Il Po guarda al 2027 tra piste ciclabili e navigazione

Un fiume impulsivo, che arriva in un contesto metropolitano a non troppi chilometri dalla sua sorgente. Per sua natura imprevedibile, ancor di più se inserito in un contesto di cambiamento climatico e con grandi quantità di acqua che cadono dal cielo e in un lasso di tempo limitato. 

Un corso che non è la Senna, non è il Tamigi o il Rodano, ma che punta alla sfida della navigazione, più volte esplorata nella storia di Torino, ma mai entrata a sistema in ottica turistica e di valorizzazione del patrimonio fluviale cittadino. Il freno, quasi sempre, è dato dall'ambiente (la storia di Valentino e Valentina insegna).  

Dai fondi per la navigazione alle nuove ciclovie

Una sfida che l’amministrazione Lo Russo è pronta a raccogliere per valorizzare e rilanciare la fruibilità del Po. Per farlo ci sono due linee di finanziamento: fondi Pnrr (gli stessi che porteranno alla realizzazione del nuovo parco del Valentino, biblioteca, borgo Medievale e la navigazione fuviale) e Pon Metro Plus. 

I dettagli sono stati resi noti nel corso di una commissione congiunta che ha presentato l’andamento del progetto che prevede anche interventi sulle sponde per ripristinare le piste ciclabili con la volontà di unire Moncalieri a San Mauro lungo fiume.

Il percorso dei battelli

Per quanto riguarda i battelli il percorso fluviale si snoderà su cinque chilometri e mezzo, collegando i Murazzi alla zona di Italia 61. Un tragitto che, in particolari occasioni, potrà allungarsi di ulteriori due chilometri, per raggiungere Borgo Navile a Moncalieri.

La nuova Darsena 

Nei pressi della passerella Turin Marathon è in fase di cantiere la nuova darsena che consentirà, in caso di piena, di mettere al sicuro i battelli (visti i precedenti). Si tratta di un bacino artificiale, grande quanto una piscina, con una piattaforma dove i mezzi potranno essere sollevati e messi al riparo in caso di esondazione, o per semplice manutenzione. Ma in questo luogo potranno anche essere organizzati eventi. La conclusione dei lavori è prevista entro la fine del 2025.

Il River Center nei sette archi dei Murazzi

Il progetto di rilancio prevede anche il River Center all’interno dei sette archi dove sono in corso opere di ammodernamento “leggero”, senza snaturare la natura di uno dei luoghi simbolo della movida torinese, e dove sorgeranno la biglietteria per i battelli, una caffetteria e una sala eventi. Anche i dehor sono studiati per “reagire” a piene improvvise con strutture modulabili che in poco tempo possono essere “rimosse” in caso di innalzamento del livello del fiume.

Con lo stesso principio anche gli approdi saranno strutturati con un’architettura studiata per reagire agli episodi estremi. Ma anche per diventare dei luoghi di socialità dove cittadini e turisti potranno vivere il fiume incontrandosi a bordo Po, o magari - è una delle idee comparse in un rendering, al momento solo sul piano teorico - ascoltando un concerto estivo da un palco allestito all’interno del fiume, davanti ai Murazzi.  

I battelli sul Po

Le imbarcazioni saranno di tipo catamarano, lunghe circa 15 metri, larghe 5,5 metri e un peso di 15 tonnellate. Potranno portare fino a 59 persone con possibilità di accesso anche per i disabili con uno stallo dedicato all’interno e la possibilità di trasportare fino a tre biciclette. Il mezzo sarà full electric (la prima di questo tipo su fiume) con batterie da 130 kwh, dotate di pannelli solari che ne garantiranno l'autonomia.  I battelli, inoltre, con il loro percorso raccoglieranno quotidianamente dei dati sulla qualità dell’acqua utili per i rilievi Arpa e Aipo.

Prevista l’installazione di una centralina idroelettrica ad opera di Iren sulla traversa del canale dei Mulini, all’altezza di Parco Michelotti e subito dopo il ponte della Gran Madre.

Non solo navigazione...

I battelli potranno essere anche modificati per organizzare eventi e riunioni sul filo dell’acqua per piccoli gruppi. Una delle richieste fatte in commissione riguarda l’apertura alle celebrazioni di matrimoni galleggiando sulle acque del Po. Un’ipotesi su cui lo stesso assessore a parchi e sponde fluviali Francesco Tresso si è mostrato possibilista, nonostante occorra la presentazione di manifestazione d’interesse come già avviene, per esempio,  per alcune realtà museali. 

Piste ciclabili

Nel corso della commissione si è parlato anche del ripristino delle sponde danneggiate dall’alluvione del 2016. Il tratto compreso tra Ponte Balbis e ponte Isabella, già appaltato prevede la fine dei lavori entro 20 mesi. Ma, come spiegato, l’appaltatore ha proposto soluzioni che potrebbero anticipare di qualche mese il completamento, previsto entro il 2027. 

Mentre l’appalto per la realizzazione dell'anello ciclabile intorno alle piscine Lido verrà pubblicato  nei prossimi giorni con un prima seduta che sarà convocata intorno al 20 aprile. L’obiettivo è di cominciare il cantiere in estate. Nei giorni scorsi, infine, è stato effettuato il varo della nuova passerella Rio Sappone, lungo il parco del Fioccardo, che sarà pronto ad aprile.