Anche quest’anno la Regione Piemonte avvia i nuovi bandi per selezionare progetti di cantieri di lavoro rivolti a diverse categorie di disoccupati.
I Cantieri di lavoro costituiscono un’opportunità di ripartenza per chi è da tempo fuori dal mercato del lavoro, contribuendo all’acquisizione e al consolidamento di competenze professionali, facilitando così il reinserimento lavorativo.
I cantieri, inoltre, possono prevedere momenti di formazione, per offrire alle persone nuove competenze e prepararle al reingresso nel mondo del lavoro. Il cantiere non instaura un vero e proprio rapporto di lavoro tra il soggetto inserito e l’ente, ma rappresenta un’opportunità per entrambi. Per il primo, un’integrazione al reddito e un’occasione di socializzazione e di apprendimento di competenze. Per il secondo un supporto nella realizzazione di opere di manutenzione dei beni pubblici e di servizi alla comunità.
Chiorino: “Sostegno concreto a chi vive un momento di difficoltà”
“I cantieri di lavoro rappresentano una risposta concreta per chi si trova in difficoltà occupazionale, offrendo non solo un sostegno economico, ma anche la possibilità di acquisire competenze e reinserirsi nel mondo del lavoro. Non solo: sono anche dare una boccata d’ossigeno ai Comuni impegnati in progetti sociali, di riqualificazione e manutenzione” ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte.
“Con un investimento di 10,3 milioni di euro, la Regione Piemonte dimostra ancora una volta il proprio impegno per il lavoro e per la dignità delle persone. Abbiamo inoltre aumentato la quota di copertura dell’indennità per i disoccupati over 45, portandola all’80%, perché crediamo che ogni misura debba essere calibrata sulle reali esigenze dei cittadini. Il lavoro è la chiave della dignità e dello sviluppo sociale ed economico del nostro territorio, e il nostro impegno è quello di offrire opportunità concrete a chi è in difficoltà" ha concluso il vicepresidente.
Cosa sono i cantieri di lavoro
Le attività affidate ai cantieristi sono svariate e riguardano temi come ambiente, beni culturali e artistici, turismo, servizi di utilità pubblica o sociale: si va infatti dalle opere di rimboschimento alla cura del verde pubblico, passando per la salvaguardia e la valorizzazione di beni archivistici, librari e artistici di interesse storico e culturale, dalla informazione e promozione turistica all’accudimento di persone anziane, ecc.
Quattro tipi di cantiere
- Uno è rivolto alle persone disoccupate di almeno 45 anni, in condizioni di difficoltà socio-economiche;
- il secondo si rivolge alle persone disoccupate con più di 58 anni, senza requisiti pensionistici;
- un terzo tipo si rivolge alle persone sottoposte dall’autorità giudiziaria a regime di restrizione della libertà personale.
- Il quarto tipo è destinato alle le persone con disabilità, iscritte al collocamento mirato presso i Centri per l'impiego piemontesi.
Il cantierista è impiegato per progetti che durano tra sei e dodici mesi e, durante questo periodo, non perde lo stato di disoccupazione.
Chi può presentare progetti
I Comuni, le Unioni di Comuni, gli organismi di diritto pubblico, in forma singola o associata, possono presentare progetti per inserire uno o più lavoratori nei cantieri, senza che si costituisca un vero e proprio rapporto di lavoro.
Le risorse
Le risorse stanziate dalla Regione Piemonte per la copertura dell’intera programmazione 2025 dei cantieri ammontano a 10,3 milioni di euro.
Quest’anno il contributo regionale previsto dal bando disoccupati over 45 aumenta la quota di copertura dell’indennità riconosciuta ai cantieristi, passando dal 60% delle scorse edizioni, all’80%.
Per quanto riguarda invece i disoccupati over 58 e le persone in regime di restrizione della libertà la copertura è del 100%, mentre per le persone con disabilità, oltre al 100% delle indennità sostenute, è prevista la copertura di ulteriori spese di tutti i servizi integrativi, come quelli relativi a pasti, trasporti e formazione.
Quando presentare domanda
Cantieri per disoccupati over 58: sportello 14 aprile-18 aprile;
Cantieri per persone disabili: sportello 21 aprile - 2 maggio;
Cantieri per disoccupati over 45: sportello 5 maggio - 9 maggio;
Cantieri per detenuti: sportello 12 maggio - 16 maggio.
Valle attacca: "Chiorino smetta di raccontare favole"
“Ho presentato un’interrogazione a risposta immediata per sapere dall’Assessore regionale competente come intende affrontare i gravi disservizi che i ritardi della Regione Piemonte nella pubblicazione del bando stanno comportando ai comuni ed ai lavoratori impegnati nei cantieri di lavoro. Di conseguenza, gli enti locali si trovano in una condizione di incertezza che compromette la loro capacità di programmazione” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Daniele Valle.
“L’Assessore Chiorino, nella sua risposta, ha affermato che “la Regione Piemonte ha avviato nuovi bandi per 10,3 milioni di euro destinati a selezionare progetti di cantiere di lavoro rivolti a diverse categorie di disoccupati” e che le “domande potranno partire dal 14 aprile”. Aggiunge, inoltre, che “i cantieri di lavoro sono una risposta concreta per chi si trova in difficoltà occupazionale, offrendo non solo un sostegno economico, ma anche la possibilità di acquisire competenze e reinserirsi nel mondo del lavoro. Ma servono anche a dare una boccata d'ossigeno ai Comuni impegnati in progetti sociali, di riqualificazione e manutenzione”. Tutto questo è davvero molto bello, ma Chiorino, probabilmente, parla di una situazione che esiste solo nella sua fantasia! Infatti, se il bando per gli over 45 non è ancora neanche uscito e non vengono ancora date scadenze precise, l’avvio dei nuovi cantieri non sarà possibile prima di novembre 2025” precisa Valle.
“Chiorino smetta di raccontare favole – conclude l’esponente dem – la Regione è in ritardo e penalizza persone fragili che attendono, da tempo, questa misura. Con i tempi prospettati ci sembra ottimistica l’ipotesi che i cantieri partano nei mesi estivi e, soprattutto, ci sembra assurdo che Chiorino ci accusi di allarme ingiustificato. Saranno le fasce vulnerabili della popolazione a pagare i ritardi del suo Assessorato”.