Se la generazione adulta oggi vive di sogni e suggestioni, saranno i ragazzi delle elementari i veri protagonisti dell’epopea dello Spazio.
Ecco perché, in attesa della quarta edizione dello Space Festival (in programma dal 22 al 25 maggio), i temi delle esplorazioni, dei satelliti e dei pianeti entrano in classe.
Sono ben 26 gli istituti torinesi che saranno coinvolti dal progetto “Una lezione spaziale”, che vede in prima fila l’evento ideato e diretto da Marco Berry con l’aiuto di Regione, Comune, Ufficio scolastico e grandi player del settore come Thales Alenia Space, Altec e TÜV Sud - TÜV Italia.
Negli occhi dei più piccoli
Riflettori puntati sulle classi delle primarie: qui si terranno gli incontri su tecnologie e frontiere spaziali. In conclusione, sarà lasciata a ogni classe la Valigia per la Luna: la missione sarà la selezione degli oggetti da portare in un ipotetico viaggio in orbita. La classe più creativa potrà andare a visitare lo stabilimento di Thales e incontrerà un vero astronauta. Si comincia il 7 aprile con le elementari, mentre a maggio toccherà a i più grandi.
Orientamento alle superiori
Infatti c’è spazio anche per gli studenti delle superiori: si chiama Space P(iemonte) il percorso di orientamento per le classi terze, quarte e quinte che potranno approfondire le possibilità accademiche e professionali in un momento in cui il settore dell’aerospazio è uno dei pilastri del futuro torinese. A dialogare con loro, a teatro o un’aula magna, Marco Berry e il giornalista specializzato Antonio Lo Campo.
“Sono due tipi di pubblico diversi, ma straordinari - dice Berry - Ai più piccoli racconteremo in un’ora e mezza di lezione a che punto è il settore spaziale. Parleremo delle origini, ma anche della Stazione Spaziale e la vita nello Spazio. Cercheremo di rispondere alle curiosità che spesso animano questi bambini”.
Ai più grandi, invece, oltre a uno show divulgativo sarà anche presentata una mostra in cui sono raccontati tutti gli oggetti di uso comune, ma inventati nello Spazio. “Dal materiale per produrre i surf alla go pro, passando per i caricabatterie e i mouse ergonomici”, dice ancora Berry.
Appassionare i ragazzi, accendere la passione
“Il settore aerospaziale è in grande crescita e hanno un orizzonte pluridecennale - dice Andrea Tronzano, assessore regionale alle Attività produttive - e per questo è prezioso appassionare i ragazzi che un domani potranno anche scegliere un lavoro in questo ambito”.
“Solo con l’esperienza si possono accendere scintille di passione - dice Carlotta Salerno, assessore comunale alle Politiche giovanili - Dalla musica allo sport, compreso lo Spazio. L’astronauta è da sempre il sogno dei più piccoli e non bisogna lasciarsi convincere che non è possibile. Innamorarsi dello Spazio può voler dire mille cose diverse, ma l’importante è incuriosirsi”.