Economia e lavoro | 30 marzo 2025, 14:21

Storia, innovazione e tradizione: Torino celebra le imprese EPIC del futuro con 157 eccellenze

Nasce l’Albo che riconosce le attività commerciali che arricchiscono la città. Un risultato raggiunto con il coinvolgimento di Ascom, Camera di commercio e la Soprintendenza

Storia, innovazione e tradizione: Torino celebra le imprese EPIC del futuro con 157 eccellenze

«Oggi abbiamo visto soprattutto entusiasmo, speranza e consapevolezza negli occhi dei tantissimi imprenditori che sono venuti a ricevere il riconoscimento di Impresa EPIC. Entusiasmo per essere i primi ad entrare nell’albo, speranza per un futuro che li veda nuovamente protagonisti dello sviluppo cittadino, e consapevolezza del valore e del ruolo sociale che portano nelle comunità e nei quartieri».  Così la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa alla cerimonia di riconoscimento delle imprese “Epic - Esercizi di Prossimità di Interesse Collettivo”, l’albo, voluto dal Comune di Torino insieme ad Ascom, Camera di commercio di Torino e Sopraintendenza, istituito nel 2024 per di riconoscere in modo ufficiale gli esercizi del commercio di valore storico, artistico e culturale, di tradizione, innovativi e di eccellenza sul territorio comunale, denominati con l’acronimo “EPIC”. 

Dei 157 gli esercizi commerciali che, grazie al loro impegno e al ruolo centrale all’interno dei quartieri, hanno ottenuto il primo riconoscimento Epic, 140 sono stati coinvolti da Ascom. «Abbiamo lavorato a lungo con l’Amministrazione Comunale sul tema del riconoscimento del valore dei negozi e siamo felici che abbia accolto e fatte proprie le nostre istanze per la salvaguardia e riconoscimento delle attività commerciali di qualità. Dopo l’impegno per la realizzazione dei Distretti Urbani del Commercio a Torino, che ha portato oltre 200 mila euro alle imprese del centro, abbiamo collaborato con l’assessore Chiavarino e con i suoi uffici per l’istituzione dell’Albo EPIC. Oltre alle imprese storiche vanno difese anche quelle nuove, attraverso l’aggiornamento del piano regolatore, ponendo attenzione alla qualità delle nuove aperture commerciali e ai cambi di destinazione d’uso dei negozi sfitti, che vengono purtroppo trasformati in garage o abitazioni, svilendo il valore degli edifici e interrompendo il susseguirsi delle vetrine nelle vie».

«Vorremmo che il prossimo passo – prosegue la presidente Coppa – fosse la costruzione intorno all’albo Epic di un regolamento che ponga attenzione alla qualità delle nuove aperture, affinché non sviliscano le aree, e che salvaguardi quelle esistenti con misure sugli affitti per i negozi. Altre grandi città, come Milano e Firenze, ci stanno provando. Torino potrebbe essere pioniera anche in questo».

In un momento storico di crisi, che vede per la prima volta dal 2018 un saldo negativo tra le attività che aprono e quelle che chiudono, come evidenziato dal rapporto di natimortalità delle imprese torinesi della Camera di commercio di Torino, «l’albo Epic – conclude la presidente Coppa - rappresenta uno strumento che non solo esprime un riconoscimento importante, ma pone anche le basi per creare una rete tra le imprese. Le attività Epic sono veri e propri capisaldi dell’identità della città, protagonisti di una nuova narrazione, che ha già trovato espressione nella campagna ‘Torino Compra Vicino’, nella pubblicazione ‘Torino Riflessa’, alle quali Ascom ha collaborato dall’inizio, e la nuova Guida Epic che è stata distribuita oggi. Un nuovo storytelling della città che oggi assume anche un valore di carattere turistico, con l’obiettivo di portare i sempre più numerosi turisti anche fuori dal centro aulico».

Il riconoscimento EPIC si propone così come una risposta concreta alle trasformazioni urbane e sociali in atto: premiare chi, ogni giorno, contribuisce a rendere Torino più vivibile, più solidale, più attraente. Una città riconoscibile, grazie anche al lavoro silenzioso e continuo dei suoi esercizi di prossimità.

comunicato stampa

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