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Attualità | 29 marzo 2025, 12:00

Una centenaria storia di lavoro e solidarietà: a Pinerolo la prima associazione di mutuo soccorso d’Italia

Chi furono gli artefici di questa iniziativa? Un meccanico, un calzolaio, un doratore, un muratore, un decoratore e dei falegnami

Foto tratta da https://museovirtualemutuosoccorso.it/scheda/index/1848-associazione-generale-degli-operai-di-pinerolo

Foto tratta da https://museovirtualemutuosoccorso.it/scheda/index/1848-associazione-generale-degli-operai-di-pinerolo

La città di Torino, insieme ai numerosi comuni che ne costituiscono la provincia ha collezionato, nel corso della sua storia, diversi primati.

Tra questi uno che, forse, non tutti conoscono: l'istituzione, a Pinerolo, della prima associazione di mutuo soccorso.

Fondata il 12 ottobre 1848 e autorizzata con Regio Decreto il 10 luglio 1849, aveva lo scopo di superare la precedente organizzazione in classi e corporazioni di mestiere, unendo così i lavoratori di qualunque arte e professione.

I soci fondatori erano: Antonio Rossi, di professione meccanico o macchinista, che divenne promotore e primo presidente; Matteo Brezzio, calzolaio, Vincenzo Gonella, doratore. I falegnami Giovanni Caranzano, Bernardo Andrà, Francesco Brero, Giovanni Boero; ancora, i sarti Giovanni Ercole, Giovanni Signorelli, Vincenzo Caffaratti. Il decoratore Giuseppe Alixandro ed il capomastro muratore, Giacomo Gelato.

L'iniziativa riscosse il consenso di numerose figure professionali, tra cui un avvocato che fornì consulenza in ambito giuridico, un tipografo che creò le prime stampe, un certo signor Delbecchi il quale si mise a disposizione per l'amministrazione dei primi fondi.

Ulteriori finalità dell'ente, erano: fornire sussidi ai soci inabili al lavoro e, in generale, a tutti in caso di malattia, provvedendo alle loro cure mediche; occuparsi degli onori funebri dei soci, oppure erogare sussidi ai familiari dei deceduti; somministrare beni di prima necessità a prezzi bassi ai soci mediante l'istituzione del magazzino di previdenza nel settembre 1864. Infine, favorire l'istruzione attraverso una biblioteca circolante, la scuola serale, l'istituzione di premi di studio e il circolo di "coltura", che però ebbe vita breve.

L'associazione degli Operai acquisì la "forma" di ente giuridico il 26 dicembre 1906. Nel 1942  si ampliò ulteriormente mediante l'introduzione della Società Operaia Arti e Mestieri.

La Società Generale degli operai con sede a Pinerolo è attiva ancora oggi e, a partire dalla sua istituzione, ha costituito un esempio per la creazione di innumerevoli altre società similari, prima sul territorio sabaudo, poi in Toscana e, con l'unità d'Italia, in tutte le regioni.

Un duraturo percorso di solidarietà nato dai lavoratori, che "a fare ciò sono spinti principalmente dal desiderio di arrecare un qualche miglioramento alla triste condizione in cui sono costretti a vivere, ma forse qualcuno di loro è mosso in tal senso anche da condizioni ideologiche che si è fatto, ascoltando al Caffè della posta le discussioni degli intellettuali sull'importanza delle associazioni e sui diritti e doveri degli operai", come scrisse nella sua Tesi un laureando dell'università di Torino nell'Anno Accademico 1949-50.

Federica De Castro

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