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Economia e lavoro | 26 marzo 2025, 07:00

Commercio in crisi, Confesercenti lancia l'allarme: "Calo drammatico, in pericolo il nostro modello sociale"

Il presidente Banchieri: “Politica assente, necessarie misure immediate: fondo di sostegno per i negozi, web-tax, regole più severe per gli affitti brevi”

Immagine di repertorio di una saracinesca abbassata

Immagine di repertorio di una saracinesca abbassata

Dati allarmanti, ma non sorprendenti, purtroppo. Sui quali, tuttavia, continuano a mancare riflessioni e interventi efficaci”: così Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, commenta i numeri della natimortalità delle imprese del commercio e del turismo diffusi dal consueto report della Camera di Commercio.

Per ogni negozio che apre, 2,4 che hanno chiuso

“Si tratta – continua – dell’ennesima conferma di una tendenza sempre più preoccupante: secondo un nostro recente studio, nel 2024 in Piemonte per ogni negozio che ha aperto ne hanno chiuso 2,4. Soltanto dieci anni fa, il rapporto fra chiusure e aperture era di 1,5. Se questa tendenza proseguisse senza inversioni, già nel 2034 il numero di nuove aperture potrebbe arrivare vicino allo zero. È un cambiamento strutturale che mette in pericolo non solo le imprese ma un modello di città e di convivenza sociale. Ciò è in parte inevitabile perché dipende da nuovi modelli di consumo, ma in parte è dovuto alla scarsa attenzione della politica, alla quale abbiamo chiesto interventi mai arrivati".

Le richieste di Confesercenti

"L’ho segnalato più volte: se davvero si crede che il commercio di vicinato rappresenti non solo una ricchezza economica, ma abbia anche una funzione sociale e di sicurezza, esso va sostenuto attraverso un consistente fondo dedicato sul modello europeo per l’agricoltura. Inoltre, è sempre più urgente ricondurre i giganti del web a regole comuni in materia di tassazione: da qui, la nostra richiesta di una web-tax che almeno li avvicini alla pressione fiscale che grava sulle piccole realtà".

Regole più severe per gli affitti brevi

Infine, il calo degli alberghi: fra il 2019 e il 2023 i posti letto negli hotel sono passati da 13mila a 15mila, quelli negli airbnb da 2mila a 17mila. "Quale altro settore ha avuto una crescita così impetuosa? Anche qui la mancanza di regole ha favorito lo sviluppo di un fenomeno che premia la rendita e non il lavoro e l’impresa. E anche qui – conclude Banchieri – il silenzio della politica è assordante”.

La presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa ha sottolineato come, anche alla luce del saldo negativo di natimortalità delle imprese diffuso dalla Camera di commercio, "mai come adesso è indispensabile un progetto di tutela e valorizzazione come l’Albo Epic. Questo va in direzione di un sempre maggior riconoscimento del ruolo sociale dei negozi. Le attività commerciali di quartiere sono l’elemento generativo della società moderna; le luci dei negozi sono preziose per la sicurezza, concorrono all’identità dei quartieri, sono luoghi di socialità e garantiscono un servizio fondamentale per la qualità della vita quotidiana di cittadini e indispensabili per l’accoglienza dei turisti".

Coppa (Ascom): "Sempre più difficile fare impresa"

Ma i dati di Camera di Commercio riflettono anche "una situazione in ulteriore involuzione rispetto agli anni passati. Vediamo il segno negativo su più settori: commercio, servizi alle imprese e anche alcuni comparti de turismo. Il mercato è chiaramente cambiato e continuerà a mutare, per ragioni sia interne, di crisi economica, sia esterne, di instabilità geopolitica", ha concluso Maria Luisa Coppa. "Preoccupa la forte flessione delle imprese giovanili e di quelle femminili; questo significa che fare impresa in questo momento è difficile e che i giovani non trovano sufficienti rassicurazioni in alcuni settori e cercano un impiego da dipendente o in altri campi. Di qui l’appello di Ascom alle istituzioni affinché mettano nelle loro agende la costruzione di una politica commerciale seria, realizzata con le associazioni di categoria e con gli imprenditori con l’obiettivo di risollevare i settori in crisi innovandoli e rendendoli più appetibili".

redazione

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