Economia e lavoro | 26 marzo 2025, 13:08

Decreto Milleproroghe, Confartigianato Piemonte: "Tempi stretti, costi e un ulteriore balzello"

Felici: "Grande difficoltà per le imprese locali nell’adempiere agli obblighi assicurativi del Decreto Milleproroghe entro i tempi prestabiliti"

Decreto Milleproroghe, Confartigianato Piemonte: "Tempi stretti, costi e un ulteriore balzello"

Tempi stretti, costi e un ulteriore balzello a cui vengono sottoposte le imprese per adempiere agli obblighi assicurativi del Decreto Milleproroghe.

Lo scorso 27 febbraio 2025 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 30 gennaio 2025, n.18: “Regolamento recante modalità attuative e operative degli schemi di assicurazione dei rischi catastrofali” della legge 30 dicembre 2023 n.213, che è entrata in vigore dal 14 marzo. 

Il Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte Giorgio Felici denuncia le grandi difficoltà per le imprese artigiane: “Ci troviamo davanti ad uno scenario di grande incertezza per le micro e piccole imprese artigiane italiane e quindi piemontesi che si trovano a dover stipulare polizze assicurative a protezione di calamità naturali ed eventi catastrofali in poche settimane”. 

Noi come Confartigianato Imprese Piemonte – commenta Felici - abbiamo il dovere di sostenere gli artigiani e le loro imprese, sempre più soggetti a difficoltà economiche e sociali che si verificano in seguito a calamità naturali. Per questo è necessario che i contratti assicurativi proteggano e risarciscano gli artigiani in caso di danni ai loro immobili e attrezzature”.

Prosegue Giorgio Felici nella disamina sui particolari del decreto: “Ciò che chiediamo è che ci sia maggior chiarezza sui contenuti presenti nel decreto. È fondamentale che gli imprenditori artigiani siano informati in modo coerente sui vari punti presenti al suo interno. Bisogna essere pratici e soprattutto gli artigiani devono essere informati in quali casi specifici di calamità naturali intervenga l’assicurazione con il conseguente risarcimento”.

Appare evidente – continua Felici - che vi sia un’incongruenza tra l’entrata in vigore del decreto e il tempo a disposizione che le imprese hanno per stipulare i contratti di polizza. Inoltre, la criticità non è solo a carico delle imprese associate, ma anche a carico delle società assicurative che si trovano ristrette con i tempi e la mole di contratti da sottoscrivere: il termine ultimo per sottoscrivere i contratti è il 28 marzo 2025”.

Continua Felici: “La richiesta di proroga del Decreto ministeriale avanzata da Confartigianato Imprese sembra non essere stata presa in considerazione. Siamo dunque pronti ad affiancare le imprese artigiane nell’adempimento di questi obblighi assicurativi, curandoci di entrare nei particolari del Decreto ministeriale”.

Di fatto devono necessariamente essere resi noti e specificati alle imprese quali siano i beni oggetto di copertura, gli eventi catastrofali coperti, le scadenze e gli obblighi. Purtroppo, sono temi di grande attualità visti i disastri che si sono verificati di recente a seguito della cattiva gestione del territorio che ha portato le imprese a subire gravi danni.

Conclude Giorgio Felici “Non vogliamo e non possiamo permettere che queste disgrazie colpiscano i nostri artigiani piemontesi. La nostra solidarietà va ai colleghi colpiti negli altri territori. Il Decreto Ministeriale di fatto ha la funzione di proteggere le imprese artigiane dagli eventi catastrofali, notiamo però che sulla definizione di “catastrofe naturale” permane un velo ambiguo che genera allarmismo e confusione negli imprenditori. Inoltre, non sono da sottovalutare i costi che impatterebbero sulle micro e piccole imprese. Si stima una cifra attorno a 1,7 miliardi di euro. Questi costi rappresentano un ulteriore balzello per gli artigiani. Come se non ce ne fossero già abbastanza.

comunicato stampa

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