Oltre 50mila pratiche edilizie, dal 1938 al 2019, equivalenti a 700 metri lineari in formato cartaceo, sono state digitalizzate e messe a disposizione di cittadini, professionisti, imprese e altre Pubbliche Amministrazioni, che possono richiedere e ottenere materiali di elevata qualità in modo rapido, efficiente e sicuro.
L’archivio edilizio del Comune di Chieri è ora interamente digitalizzato e ospitato nel cloud PSN-Polo Strategico Nazionale: un progetto strutturato in due lotti, avviato nel 2022 e concluso a fine 2024, per un importo di circa 1 milione e 53mila euro (fondi interamente comunali).
Spiega il Sindaco Alessandro SICCHIERO: «Il progetto di dematerializzare l’archivio edilizio - necessità evidenziata da almeno un decennio - è nato nel periodo pandemico, a fronte delle difficoltà di accedere e fruire degli archivi fisici, ed in quello immediatamente successivo, quando i vari bonus edilizi e il Superbonus hanno generato una domanda di accesso atti mai vista prima; nel 2019 a Chieri avevamo circa 300 istanze di accesso agli atti dell’archivio edilizia (pari a un movimentato annuo di circa 900 pratiche), poi siamo passati a più di 1800 istanze. Stiamo parlando di una massa documentale imponente, che prima veniva movimentata fisicamente, con documenti che si usuravano, mentre l’utente aveva di ritorno un materiale fotografato o scansionato di scarsa qualità, basta pensare ai disegni. Nel passato l’utente faceva la sua richiesta compilando un modello cartaceo, la richiesta era presa in carico dagli uffici, che andavano fisicamente negli archivi a cercare la pratica, quindi verificavano se c’erano posizioni collegate e terzi interessati; infine, l’utente veniva convocato per ritirare un pacco di fotocopie o per consultare vari faldoni. Oggi, invece, i nostri servizi prendono in carico le richieste degli utenti e, inserendo le chiavi di ricerca, ottengono quanto serve, mettendo a disposizione entro il termine dei 30 giorni previsti dalla legge, senza che servano spostamenti fisici, pratiche edilizie ed altri atti assimilabili. Voglio ringraziare l’arch. Carlo Fenoglio e tutti i dipendenti comunali che hanno lavorato a questo progetto: abbiamo voluto mettere a disposizione dei cittadini e dei professionisti un servizio di alta qualità. Per raggiungere questo risultato serviva un digitalizzatore ad elevata specializzazione (come è il consorzio CSA), capace di trattare i documenti senza rovinarli; un’ infrastruttura digitale, con spazi di archiviazione di decine di terabyte, in grado di rendere fruibili documenti molto diversi tra di loro in assoluta sicurezza; e un navigatore dell’archivio altamente efficiente che, attraverso metadati associati, riesca a trovare qualsiasi dettaglio».
La dematerializzazione dell’archivio edilizio comporta numerosi vantaggi, oltre alla migliore consultabilità: procedimenti amministrativi interni più leggeri (uniformando le modalità di archiviazione e gestione documentale e garantendo al contempo una maggiore protezione dei dati); un servizio di qualità più fluido, accessibile ed efficiente (grazie a tecniche all’avanguardia i documenti sono disponibili in formato PDF/A e le planimetrie in formato TIFF piramidale, che permette di ridurre le dimensioni del file senza incidere negativamente sulla qualità dell’immagine originale); un notevole risparmio in termini di tempi di lavorazione della pratica, sia istruttoria sia di accesso. Ulteriore vantaggio è il venir meno della necessità di movimentazione dell’archivio cartaceo, assicurando così una migliore conservazione dei materiali e il contenimento dell’impatto ambientale grazie al minor impiego di carta. La dematerializzazione dei documenti consente anche di scongiurare i rischi correlati allo smarrimento, al furto e a tutti gli eventi che potrebbero compromettere in modo definitivo l’integrità dei dati.
Le pratiche digitalizzate riguardano, ad esempio, permessi di costruire, concessioni edilizie, SCIA, CILA, condoni, autorizzazioni edilizie, piani esecutivi convenzionati e piani di recupero, denunce strutturali, autorizzazioni varie (paesaggistiche/pubblicità/passi carrai/scarico), assegnazione matricola ascensori, pratiche impianti di telefonia, abitabilità ed agibilità, abusi edilizi.
Il prossimo passo sarà quello di creare un’interfaccia tra l’archivio edilizio ed il Geoportale del Comune di Chieri, che oggi consente di consultare gli elaborati del Piano Regolatore Comunale (cartografie e dati urbanistici), visualizzare qualsiasi oggetto fisico stia sul territorio-da un edificio ad una fontanella ad un cartello stradale-e stampare estratti di mappa (https://www.comune.chieri.to.it/it/servizi/geoportale-gismaster): in tal modo gli utenti potranno conoscere tutte le pratiche edilizie associate ad un data particella catastale, nel completo rispetto della privacy.