Attualità | 24 marzo 2025, 14:08

Piazza Crispi, dopo la tettoia ora spunta il problema del distributore abbandonato

Catizone (Lega): "Era uno degli ultimi presidi". Chiavarino: "Lavoriamo per il rilancio"

L'area di piazza Crispi

L'area di piazza Crispi

Non solo la vecchia tettoia, ora su piazza Crispi si addensano minacciose nuove nubi. Sono quelle che lambiscono l'impianto di distribuzione di carburante (di proprietà di Italiana Petroli) che dallo scorso novembre risulta chiuso e transennato. A chiedere chiarimenti in Sala Rossa ci ha pensato il consigliere della Lega, Giuseppe Catizone.

"Lavorando per un rilancio"

"Stiamo lavorando nell’ottica di una riqualificazione che riguarda anche il mercato stesso - sono le parole pronunciate dall'assessore al Commercio, Paolo Chiavarino -. La situazione di piazza Crispi ha analogie con quella di piazza Montanari, con un distributore abbandonato che ci ha costretti a stimolare la proprietà". Al momento l’attività è sospesa fino al 17 novembre del 2025. "Non sappiamo le motivazioni della chiusura - ha proseguito Chiavarino -, ma lo controlliamo affinché venga manutenuto in ordine e non occupato". Non è un mistero che l'area sia spesso ostaggio di qualche camper rom.

Ultimi presidi

Una comunicazione, quella avanzata dalla  società petrolifera, praticamente obbligatoria. "Speriamo riaprano altrimenti ci troveremo con un problema in più - così Catizone -. Quel distributore era uno dei pochi presidi aperti sulla piazza e funzionava come deterrente. Il gestore, inoltre, teneva l’area pulita. Speriamo che prima della fine della scadenza l'impianto venga riassegnato".

 

Philippe Versienti

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