Si è conclusa oggi, domenica 23 marzo, la seconda edizione di Coltivato, il Festival Internazionale dell’Agricoltura, nato da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologo e imprenditore, che ne sono rispettivamente direttore artistico e responsabile scientifico.
La seconda edizione del Festival, che si è svolta nei giorni in cui ricorre la Giornata Mondiale dell’Acqua (22 marzo), è stata dedicata a questa risorsa fondamentale e sempre più scarsa. Coltivato ha offerto un’analisi approfondita del problema della scarsità idrica, esplorando le cause, le conseguenze e, soprattutto, le possibili soluzioni per una gestione più responsabile e sostenibile di una risorsa vitale per il settore agricolo e per l'intero pianeta. Il tema è stato indagato sotto diversi punti di vista: cambiamenti climatici e siccità, gestione innovativa delle risorse idriche, conflitti per l’accesso all’acqua e sicurezza alimentare.
Tre anteprime in tre luoghi diversi della città - la proiezione de Il veleno dell’acqua al Palazzo della Radio, lo spettacolo Rachel Carson. La signora degli oceani al Teatro Gobetti e l’incontro con Duccio Caccioni Non ci sono più le mele di una volta (per fortuna!) al Museo della Frutta Francesco Garnier Valletti, e l’inaugurazione alla Cavallerizza Reale con la lectio di Giulio Boccaletti, hanno dato il via alle quattro giornate di Festival, che hanno visto la partecipazione di un pubblico attento, appassionato e curioso.
Economia e lavoro, innovazione, scienza e tecnologia, cambiamento climatico e sostenibilità sono stati i temi al centro delle oltre 40 ore di incontri, dibattiti, laboratori e spettacoli, animati da 58 esperti provenienti da ambiti diversi: non solo agronomi, biologi, nutrizionisti, ma anche imprenditori, filosofi e antropologi, politologi ed esperti di cooperazione internazionale, e molto altro.
Parlare di agricoltura con rigore scientifico e sensibilizzare a una maggiore consapevolezza ambientale e alimentare è l’obiettivo di Coltivato, che anche quest’anno ha dedicato momenti di incontro al pubblico dei giovani e delle scuole, per raccontare il futuro dell’agricoltura e riflettere sulle nuove sfide che il settore si trova ad affrontare in un’epoca di profonda trasformazione per il nostro pianeta.
Ampia la partecipazione di studenti e docenti all’incontro A lezione di agricoltura… le scuole si presentano in collaborazione con Ecofficina s.r.l. e alle tre sessioni dedicate alle nuove prospettive per l’agricoltura: Con i piedi ben saldi per terra, diversi modi di lavorare la terra, Spegnere la sete, accendere l’innovazione, Seminare creatività, raccogliere esperienze. I più piccoli hanno imparato i segreti del suolo attraverso semplici esperimenti grazie ai laboratori di ReSoil Foundation, mentre gli adulti hanno potuto fare “visitare” le loro piante dagli Arrotini delle piante, negli incontri in collaborazione con AgriNewTech.
“Il Festival ha raggiunto un livello qualitativo molto elevato, dimostrando la sua capacità di coinvolgere un pubblico colto e curioso, incluse le scuole, e aprendo nuove prospettive per il futuro” dichiarano Maria Lodovica Gullino e Antonio Pascale. “Il tema dell'acqua è stato trattato in modo esaustivo e coinvolgente, riscuotendo un notevole successo. Questo successo ci incoraggia a proseguire, consolidando la presenza sul territorio e ampliando il nostro pubblico per future edizioni ancora più straordinarie”.
Anche quest’anno, come per la prima edizione, in collaborazione con l'Associazione weTree l'impatto ambientale di Coltivato verrà calcolato e compensato con la messa a dimora di alberi.
Le registrazioni degli incontri saranno presto disponibili sul sito www.coltivato.com