Un’unica autorizzazione (un contrassegno) per accedere alle zone a traffico limitato di tutti i Comuni del Piemonte: è questa la proposta di legge regionale avanzata dal consigliere Fabrizio Ricca, accolta con favore dalla Fnaarc, l’associazione di categoria che rappresenta gli agenti di commercio di Piemonte e Valle d’Aosta.
Una misura che potrebbe semplificare notevolmente il lavoro di una categoria composta da 16mila professionisti, che ogni giorno interagiscono con circa 45mila imprese, gestendo la fornitura del 70% dei beni e servizi venduti sul territorio.
Una semplificazione
L’attuale frammentazione normativa obbliga gli agenti di commercio a richiedere permessi diversi in ogni Comune per poter accedere alle Ztl, con un evidente impatto sull’organizzazione del lavoro e sui percorsi quotidiani. La proposta di legge n. 59 del 28 novembre 2024, presentata da Ricca, mira a istituire un contrassegno unico regionale, eliminando così la necessità di ottenere autorizzazioni multiple.
"Credo sia fondamentale – sottolinea Ricca -, intervenire su una categoria fatta di persone che ogni giorno danno un contributo concreto al commercio nella nostra regione. La mia proposta, che entrerà in commissione già il prossimo 16 aprile, faciliterà il lavoro degli agenti e contribuirà a rendere più sostenibile ed efficace la loro attività sul territorio".
L’iniziativa punta anche a facilitare le procedure, per semplificare il rapporto tra imprese e amministrazioni locali. "Faremo in modo che le amministrazioni vedano in questo provvedimento una risorsa anziché un limite e daremo tutto il supporto necessario affinché il processo possa avvenire nel modo più semplice possibile", aggiunge Ricca.
Minor impatto ambientale
Un’iniziativa molto importante anche dal punto di vista ambientale "perché ci permette di inquinare di meno e diminuire i costi di chilometraggio. Una iniziativa che porteremo avanti in tutte le province" ha aggiunto il presidente di Fnaarc Torino e coordinatore per Piemonte e Valle d’Aosta, Gino Mattiolo.
"Se un agente è costretto a ritornare in una determinata zona più volte a causa dei diversi divieti di traffico imposti dai vari Comuni - spiega Mattiolo -, percorre, come accade oggi, più chilometri con ulteriore inquinamento ambientale. Per questo sosterremo il progetto".
Il caro autostrade
Sul tavolo gli agenti di commercio piemontesi hanno portato altre criticità. Come il caro autostrade. Una su tutte la Torino-Savona, con i suoi innumerevoli cantieri che causano code, rallentamenti e inquinamento. Tema da non sottovalutare: gli agenti percorrono in media 50mila chilometri all’anno, con una spesa complessiva di 60 milioni di euro per l’acquisto di veicoli e 40 milioni di euro per il carburante.
Meno negozi, meno sicurezza
La presidente di Ascom, Maria Luisa Coppa, ha voluto puntare ancora una volta il dito sulla desertificazione commerciale. "Un tema che accomuna tutti, compresi gli agenti di commercio - ha spiegato -. Ci serve una presa di posizione. Lo sparire dei negozi toglie posti di lavoro, trasversalmente, a tutti. Servono più fondi per il commercio". Senza dimenticare il problema dell’e-commerce, di Amazon e delle tasse non pagate. "Altro nodo al pettine - ha concluso Coppa ricordano che - una via dove non ci sono negozi e una via dove il degrado aumenta".