Mettere in sicurezza la pavimentazione, aggiustare le panchine, donare più verde e in ultimo - ma non certo per minor importanza - risolvere la questione, annosa, del distributore di benzina che nessuno vuole. E che recentemente è stato oggetto di una manifestazione di protesta.
Il comitato spontaneo di piazza Montanari, coordinato da Carmela Bonaventura, ha già raccolto circa 400 firme in due settimane per esporre tutte le criticità del giardino Demarchi al Comune di Torino. Nel frattempo i residenti del quartiere Santa Rita hanno potuto far valere le loro ragioni in una commissione convocata appositamente in Circoscrizione 2.
Questione distributore
La riapertura è stata per tutti una mazzata. "Si chiede di far revocare la concessione e far bonificare l’area" così Bonaventura che punta il dito anche sul generatore collocato dentro il distributore. Capace di provocare molto rumore. "La sua presenza - dicono dal comitato - oltre a compromettere la sicurezza della viabilità, è causa di danni ambientali con l’emissione di vapori nocivi che danneggiano la salute".
La società Italiana Petroli Spa - ha precisato il coordinatore al Commercio, Riccardo Prisco -, è in regola con il pagamento del canone del suolo pubblico e non ha presentato istanza per la rimozione dell'impianto. "A oggi, inoltre, non risulta approvato dalla Città alcun progetto inerente l’area su cui insiste il distributore da cui possa conseguire la necessità di revocare la concessione in essere".
La pavimentazione
Quello che dovrebbe essere un luogo di aggregazione, molto frequentato dagli anziani ma anche dai giovani, è oggi una trappola. "La pavimentazione è tutta sollevata, chi cade si fa davvero tanto male - protestano i consiglieri M5s, Rita Grimaudo e Juri Bossuto -. E' davvero diventata una piazza di Serie B e non fosse stato per l'ultima manifestazione non so se tutte queste magagne sarebbero uscite fuori".
"Abbiamo audito il comitato in una riunione con il presidente e gli altri coordinatori, raccolto le loro istanze per capire quali interventi adottare nel breve termine e quali nel lungo - così il coordinatore all'Urbanistica, Alessandro Nucera -. Per quanto riguarda la pavimentazione faremo un ulteriore sopralluogo per capire come intervenire, c’è la disponibilità dell’ufficio tecnico a risolvere i problemi di pericolosità".
Verde e attività
Nessuna area giochi presente (la più vicina, è stato fatto notare, è in via Boston), panchine rotte e diversi alberi. "Alcuni sono stati ripiantati ma rimangono i tronchi" conclude Grimaudo. Sul caso ecco i chiarimenti del coordinatore all'Ambiente, Massimo Sola. "Solleciteremo il Centro per la semina dell’erba - ha precisato -, mentre a gennaio abbiamo sostituito 13 assi delle panchine. Sempre a inizio anno sono state messe a dimora sette piante sull’asse di via Tripoli".
Per quanto riguarda la ricerca di eventi in grado di far rivivere l'area, la coordinatrice alla Cultura, Anastasia Guarna, ha proposto "di valutare attività di ricreazioni e culturali, così come il comitato chiede. Magari con il supporto delle associazioni a cui diamo in concessione gratuitamente alcuni locali". Mentre il coordinatore alla Sanità, Giuseppe Genco, ha proposto eventi di sensibilizzazione in piazza, come il progetto delle truffe agli anziani attualmente in auge nei centri d'incontro.