"Giuliano Besson: il ragazzo terribile della Valanga Azzurra" è il titolo del nuovo volume scritto dal giornalista Augusto Grandi. Un libro dedicato a una figura entrata nella storia dello sci italiano, che sarà presentato al pubblico il 4 aprile presso il Circolo dei lettori di Torino (via Bogino 9) a partire dalle 21.
Quella di Besson è senza dubbio una storia particolare, all'interno del panorama dei campioni che hanno scandito la disciplina italiana sulla neve. Nato a Sauze d'Oulx nel 1950, negli anni Settanta è stato uno specialista delle discipline veloci. In carriera vanta anche la partecipazione ai Giochi Invernali di Sapporo 1972, dove arrivò undicesimo in discesa libera. Gareggiò anche in Coppa del Mondo e, insieme al compagno di squadra Stefano Anzi, fu eletto a 24 anni come rappresentante della Valanga Azzura.
In pratica, una forma di rappresentante sindacale per rivendicare e difendere i diritti degli atleti impegnati con gli sci ai piedi a difendere i colori dell'Italia. L'anno dopo, tuttavia, furono costretti a interrompere la carriera.
Nel 1976, però, non si persero d'animo e mantennero attivo il "binomio" buttandosi nel mondo dell'imprenditoria. In particolare, in quello dell'abbigliamento sportivo: nacque infatti la AnziBesson.
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