Cronaca - 20 marzo 2025, 15:12

Last Banner, la Cassazione conferma la condanna per cinque ultrà della Juve

Rigettati i ricorsi degli imputati: le pene variano dagli otto ai quattro anni

Last Banner, la Cassazione conferma la condanna per cinque ultrà della Juve

La Cassazione ha confermato le condanne per cinque esponenti della tifoseria organizzata della Juve processati nell'inchiesta Last Banner e accusati a vario titolo di associazione a delinquere ed estorsione.

Rigettati i ricorsi degli imputati

I giudici della seconda sezione penale hanno rigettato i ricorsi degli imputati e, accogliendo la richiesta formulata oggi dalla procura generale, hanno disposto un giudizio di appello bis solo per un singolo episodio fra quelli contestati.

In appello, lo scorso 30 aprile i giudici torinesi avevano condannato Dino Mocciola a otto anni di carcere mentre per Salvatore Cava, Sergio Genre, Umberto Toia e Giuseppe Franzo le condanne erano state rispettivamente a quattro anni e sette mesi, quattro anni e sei mesi, quattro anni e tre mesi, 3 anni e 11 mesi di reclusione.

Le pressioni della curva alla società

L’indagine era stata condotta dalla Digos torinese a seguito di una denuncia presentata dalla società bianconera, costituitasi parte civile e rappresentata in aula dall'avvocato Luigi Chiappero e la collega Maria Turco.

Il processo riguarda le pressioni esercitate dalla curva nei confronti della società durante la stagione 2018-19, tra cui scioperi del tifo e cori razzisti, organizzati dagli ultras per ottenere benefit, privilegi e biglietti per le trasferte.

redazione