Piscina Sempione verso la demolizione: la Città apre ai privati per riqualificare l'area

Sembra vicina una nuova vita per la piscina Sempione e il parco adiacente, aree da tempo nel mirino di degrado e criminalità.

Demolizione unica strada percorribile

Il parco infatti vedrà posizionata una delle prime stazioni della Metro 2, e saranno proprio i lavori trasversali, come per il caso della metropolitana, a garantire i fondi per gli interventi di riqualificazione. Per la piscina, invece, l'unica strada percorribile è proprio la demolizione.

L'idea della Città sarebbe di realizzare un progetto che possa restituire ai residenti uno spazio dedicato allo sport e alla socialità, e che, grazie al supporto di investitori privati, possa trasformare un'area che più di altre, negli ultimi anni, ha subito un progressivo degrado.

Nascerà una nuova piscina

“La gente di Barriera è stanca di vedere le proprie aspettative rimandate al futuro –ha commentato l'assessore allo Sport Mimmo Carretta – Ora è il momento di fissare obiettivi concreti. La città cresce e con essa anche le sue infrastrutture: abbiamo programmato oltre 300 cantieri, che possono creare disagi ma che, una volta conclusi, miglioreranno la qualità della vita nei quartieri”.

Ma uno dei nodi centrali della discussione sarà la demolizione della vecchia piscina, considerata ormai irrecuperabile a causa di problemi strutturali gravi, tra cui la corrosione dovuta al cloro. “Non ci sono più le condizioni per mantenerla in piedi”, ha ribadito Carretta. Tuttavia, arriva anche la rassicurazione per i cittadini: “Dopo la demolizione, ricostruiremo una piscina. Non intendiamo destinare l’area ad altri progetti, perché riportare lo sport in questa zona è fondamentale”.

Fondamentale il coinvolgimenti dei privati

Secondo l’amministrazione, il coinvolgimento di investitori privati sarà essenziale per garantire la sostenibilità economica del progetto. “Non dobbiamo avere paura che i privati possano rispondere alle esigenze del pubblico”, ha dichiarato Carretta, evidenziando che ogni investimento sarà vincolato a precise condizioni di ingaggio.

“È stata una struttura fondamentale per il quartiere, ma negli ultimi anni ha vissuto un periodo di abbandono e difficoltà – ha spiegato la capogruppo del PD della Circoscrizione 6, Isabella Martelli – Ora vogliamo riportarla alla sua funzione originaria, integrandola con le realtà già presenti nella zona”.

Ledda: "Riqualificare l'intera area"

A rafforzare questa visione è intervenuto pure il consigliere comunale dem Antonio Ledda, che ha ripercorso il lavoro svolto dall’amministrazione: “Fin dall’inizio del mandato ci siamo mossi per trovare una soluzione concreta. Il progetto della Linea 2 della metropolitana, che avrà qui una delle sue stazioni di partenza, darà un contributo importante alla riqualificazione dell’intera area”.

"La nostra sfida nei cantieri è arrivare tutti insieme alla meta – ha sottolineato la consigliera regionale del PD Nadia Conticelli – I cittadini sono preoccupati per i cantieri, perché incidono sulla loro quotidianità, ma il nostro obiettivo è lavorare a una prospettiva che restituisca dignità e valore a questi spazi".