Economia e lavoro | 19 marzo 2025, 11:20

Nel giorno di Elkann in Parlamento ecco le proposte della Fiom: "Facciamo auto piccole ed economiche" [VIDEO INTERVISTA]

Il segretario generale di Fiom CGIL Torino Edi Lazzi, al "Podcast a domicilio", ha parlato dell'audizione del presidente Stellantis: "Come nel Gattopardo, cambia tutto per non cambiare nulla"

Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil Torino

Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil Torino

Oggi sarà la giornata di John Elkann in audizione in Parlamento, per parlare di Stellantis e Mirafiori. Il presidente dell'azienda che controlla FIAT interverrà alle 14.30 nella Sala Mappamondo di Montecitorio, davanti alle Commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato. Si tratta della stessa sala dove a ottobre era intervenuto l'allora amministratore delegato Tavares, ruolo che oggi è stato assunto dal presidente Elkann in attesa del nuovo ceo che verrà nominato a giugno.

Le richieste del sindacato


Ma cosa chiedono i sindacati e i lavoratori? Lo ha spiegato nella sua intervista al "Podcast a domicilio" di DixTV il segretario generale della Fiom Cgil Torino Edi Lazzi, che ha chiesto azioni concrete e non proclami di fronte al Parlamento. "Vorrei evitare - ha detto Lazzi - che Elkann vada in parlamento e il Governo dica 'abbiamo portato Elkann in Parlamento'. Elkann cercherà di dare rassicurazioni dicendo che va tutto bene, che vorranno fare investimento, che c'è la 500 ibrida, che vorranno fare il Green Campus cioè che ristruttureranno la palazzina centrale. Che è una ristrutturazione di un edificio, senza nuove assunzioni che servirebbero. Poi tutti applaudono perché semplicemente Elkann fa vedere la faccia benevola di lui che va a raccontare delle cose alle istituzioni e poi nel concreto non succede nulla".

 

Spostamento del Polo del lusso da Mirafiori a Modena 

In attesa di conoscere se le previsioni del sindacalista si avvereranno, Lazzi ha anche descritto la situazione a Mirafiori dopo il cambio alla guida dell'azienda. "Sembra che siamo nel romanzo del Gattopardo - ha spiegato -, dove c'è l'idea 'cambiamo tutto per non cambiare nulla'. Hanno mandato via l'amministratore delegato Tavares, si stanno rispolverando con questa facciata di dialogo e maggiore disponibilità a confrontarsi con le istituzioni ma in concreto non stiamo vedendo nulla. Se guardiamo a Torino, rispetto agli annunci fatti ormai 6-7 mesi fa riguardo la 500 ibrida, non c'è nulla. Abbiamo sicuramente accolto con favore il fatto che a Mirafiori ci sia la 500 ibrida che arriverà ad ottobre - che reputiamo un nostro risultato con lo sciopero fatto il 12 aprile - ma abbiamo detto anche che non è sufficiente per rilanciare Mirafiori, che significa rilanciare l'economia di Torino. Dato il fallimento del polo del lusso di qualche anno fa, le Maserati non si fanno più a Mirafiori, quest'anno se ne sono fatte 14, è ridicolo. Tutto ci fa pensare che presto decideranno di non fare più le Maserati a Mirafiori spostandole nel polo di Modena: registriamo il fallimento del polo del lusso".

"Mirafiori torni a fare auto piccole"


Un'idea per rilanciare Mirafiori e la produzione Stellantis a Torino e in Italia, secondo Lazzi, è di puntare su auto di piccole dimensioni, per tutte le tasche e a basso impatto ambientale. "Mirafiori - ha concluso - dovrebbe tornare a fare auto piccole, che vanno bene per la città e costano poco, con impatto ambientale bassissimo in maniera tale che ci sia più popolazione che le possa comprare. Chi non ha un reddito altissimo non compra più le auto perché costano troppo: torniamo a fare auto piccole e facciamole a Mirafiori. Se stiamo fermi, i cinesi le stanno già facendo in patria e quando arriveranno qua ci compreremo le auto cinesi. Vorrei evitare che ci sia questo immobilismo e che poi verremo travolti dal mercato dei cinesi".

Segui l'intervista completa su DixTV:

Francesco Capuano

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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