Politica - 19 marzo 2025, 10:22

Rai, Laura Pompeo (Pd) lancia l'allarme: "Quale futuro per il centro di produzione di Torino?"

La consigliera dem incalza: "Da 4 mesi attendo una risposta dall'assessore regionale alla Cultura”

Laura Pompeo (Pd) lancia l'allarme: "Quale futuro per il centro Rai di Torino?"

“Alla fine del mese di novembre 2024 ho presentato un’interrogazione indifferibile e urgente per sapere dall’Assessore competente cosa intenda fare la Regione Piemonte per risolvere la crisi e dare nuovo impulso al Centro di Produzione RAI di Torino. A oggi , pur essendo ormai trascorsi mesi, non ho avuto una risposta. Il tema è delicato e riguarda il futuro di tanti lavoratori e di un patrimonio culturale importante per il Piemonte. Il Centro di Produzione RAI di Torino, negli ultimi anni, purtroppo, ha subito una drastica riduzione del personale, passando da 600 dipendenti nel 2012 a 299 nell’ ottobre 2022, e delle attività produttive e sta conoscendo un profondo declino” afferma la Consigliera regionale del Partito Democratico Laura Pompeo.

“A questo scenario preoccupante – prosegue la Consigliera regionale Pd – si aggiunge il progressivo svuotamento della sede RAI di via Cavalli, già punto di riferimento per diverse direzioni aziendali centrali, un fenomeno che riguarda in particolare le posizioni apicali, con mancati reintegri e trasferimenti di ruoli verso Roma e, nel caso di RAI Pubblicità, anche verso Milano. Oltre alle storiche direzioni Affari e Finanza, ICT, Canone, RAI Pubblicità e Ingegneria Radio, nella sede torinese opera anche la Direzione Acquisti, oggi suddivisa tra Roma e Torino. In un’epoca in cui il lavoro da remoto è stato adottato e stabilizzato dalla RAI, appare anacronistico considerare l’accentramento delle funzioni come un reale vantaggio economico e gestionale per l’azienda. Il rischio è quello di un ulteriore impoverimento del presidio torinese, con conseguenze negative sul tessuto occupazionale e produttivo della città”.

"Durante la recente audizione delle organizzazioni sindacali della RAI in Commissione, si è posta particolare attenzione alle incertezze legate al rinnovo del protocollo per gli studi Lumiq, sede delle produzioni di fiction, e della storica sede di RAI Radio Torino in via Verdi 32. La prevista vendita dell'edificio al Museo del Cinema, inclusa nel piano industriale della RAI, solleva preoccupazioni riguardo alla capacità degli spazi rimanenti del Centro RAI di via Verdi, compresa l'ala su via Rossini, di accogliere tutte le attività attualmente svolte nella sede storica."

"Le difficoltà operative si manifestano in diverse forme: il ricorso sistematico allo straordinario per garantire una copertura esaustiva degli eventi locali, unito all'impossibilità di farvi fronte durante i grandi eventi torinesi, è solo un esempio. La pressione esercitata dalla direzione nazionale sulla sede piemontese aggrava ulteriormente il problema, penalizzando i territori di provincia. Questi ultimi, a causa delle scelte restrittive imposte a redazioni già sotto organico e con budget limitati, risultano trascurati nella programmazione e nella copertura informativa."

“Le Istituzioni locali hanno il dovere di tutelare i posti di lavoro e di promuovere lo sviluppo economico del territorio. È un dovere proteggere sia i lavoratori della Rai piemontese, sia le numerose piccole e medie imprese che operano nell'indotto della produzione radiotelevisiva. Spero, quindi, di ottenere dall’Assessore alla Cultura, finalmente, una risposta che contenga elementi in grado di aprire scenari nuovi per la Rai piemontese. E’ importante che la Regione si adoperi per richiedere con forza alla Rai di prevedere nuovi investimenti che possano consentire il rilancio di uno storico servizio che deve essere sostenuto sia attraverso il potenziamento dell’occupazione che attraverso l’assegnazione di nuove produzioni” conclude la Consigliera Pompeo.

comunicato stampa