Un altro episodio di violenza all’interno della Casa Circondariale di Torino Lorusso e Cotugno. Al secondo piano del padiglione B - racconta il sindacato di polizia penitenziaria dell'Osapp - ieri pomeriggio si sono verificati due incidenti diversi.
Il primo riguarda una violenta scazzottata tra due detenuti: uno dei due è arrivato a colpire l’altro con una caffettiera. Solo grazie al tempestivo intervento di un assistente di polizia penitenziaria si è riusciti a evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Pochi minuti dopo, un gruppo di detenuti ha cercato di forzare un cancello per raggiungere un altro detenuto che si trovava al piano terra, pronto per essere trasferito. I detenuti hanno iniziato a spingere violentemente contro gli agenti, che hanno dovuto adottare una strategia di barricamento per proteggere l’incolumità del detenuto in trasferimento.
Di conseguenza, due agenti di polizia penitenziaria sono stati feriti. Il primo ha riportato una forte contusione al ginocchio sinistro, con una prognosi di cinque giorni. Il secondo ha subito una frattura alla settima costola, con una prognosi di venti giorni. Entrambi gli agenti sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino, da dove sono stati dimessi con le relative prognosi.
"Questo nuovo episodio di violenza conferma una triste realtà: il nostro sistema penitenziario è sempre più nel mirino di atti aggressivi che mettono a rischio la sicurezza degli agenti di polizia penitenziaria e dei detenuti. Con questa nona aggressione dall’inizio dell’anno, il nostro appello alla politica è chiaro: servono interventi urgenti per garantire la sicurezza nelle carceri, proteggere il personale penitenziario e scongiurare il rischio che queste situazioni degenerino ulteriormente", dice Il segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci.
"Purtroppo - aggiunge -, il sistema penitenziario italiano è ormai allo sfascio, abbandonato da tutti, in primis dalla politica. Le istituzioni non possono più fare finta di niente. La Polizia Penitenziaria è ormai diventata il bersaglio preferito dei violenti nelle carceri. È indispensabile che il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prenda una posizione forte e dichiari, una volta per tutte, lo stato di emergenza nazionale, per fermare il caos e riportare ordine nelle nostre strutture penitenziarie".