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Eventi | 18 marzo 2025, 16:56

Horeca Expoforum: se il prosciutto di Parma e il pesto di Pra’ continuano a mantenere il loro fascino

Pur travolti da una valanga di cibi pronti e precotti, oltre che da preparati di ogni genere, i prodotti tradizionali continuano a ritagliarsi lo spazio che meritano. E a riecheggiare, anche negli spazi ipermoderni di Horeca Expoforum, sono ancora le voci antiche dei salumi e del pesto

A Horeca Expoforum si spazia dal prosciutto di Parma al pesto di Pra’

A Horeca Expoforum si spazia dal prosciutto di Parma al pesto di Pra’

Confesso che mi ha fatto una certa impressione, girovagando nel padiglione di Horeca Expoforum, dove a farla da padroni sono cibi precotti di ogni tipo e preparati per ogni esigenza, imbattermi in alcuni alcuni stand capaci di parlare una lingua a me più consona: quella dei cibi che forse la tecnologia ha potuto forse solo contribuire a ottimizzare, ma che mantengono invece i sentori e i gusti di sempre: i salumi, il pesto genovese autentico, il miele. Prodotti cioè i cui gusti si radicano in un passato che il futuro prefigurato dal salone torinese fa sembrare preistoria ma che, al palato di chi ha avuto modo di apprezzarli fin dall’infanzia, risultano perfettamente e immediatamente riconoscibili. Certo ben più di quelli gestiti attraverso ipertecnologie avveniristiche, pur capaci di proiettarci con un’attenzione alla qualità in quella che sarà l’alimentazione del futuro.    

Salumi Sei Colli: il sapore antico di prosciutti e pancette

Ad attirare la mia attenzione è un’affettatrice: che ci fa qui, in questo contesto dove il concetto di pronto è esaltato all’inverosimile e dove il prosciutto e il salame parlano da contenitori sottovuoto che ne conservano a lungo la fragranza, questo strumento nato alla fine dell’Ottocento? A rispondermi è un profumo di salumi, questa volta autentici e non già affettati in panini destinati a un consumo veloce e funzionale: un prosciutto crudo di Parma ben stagionato e reso accattivante da un grasso avvolgente, una pancetta piacentina che si scioglie davvero in bocca e un’analoga coppa di grande equilibrio. Il tutto prodotto dalla Cooperativa Sei Colli di Montichiari e affettato davanti ai nostri occhi (incredibile ma vero!) dallo chef Marco Premoli.  Mentre Antonella Rezzola ci racconta la filosofia di produzione della cooperativa, volta seguire scrupolosamente dall’inizio alla fine le diverse fasi del processo il cui risultato sono proprio questi salumi. 

Bruzzone & Ferrari: il gusto esplosivo del pesto tradizionale di Pra’

Ebbene sì, quei barattolini di Pesto dell’azienda ligure Bruzzone & Ferrari li conosco piuttosto bene. E, quando lontano dalla Lanterna, sono alla ricerca del pesto alla genovese “comme il faut” con loro so di poter contare su una certezza. Per questo non mi trattengo e, senza farmi spiegare troppe cose, mi gusto poco più che una goccia del pesto offerto sui piattini del banco dello stand. Ed è sufficiente il profumo di quella goccia per proiettarmi nel mondo esplosivo del basilico autentico: quello che questa azienda da cinque generazioni produce in serra a “metro zero”, per poi trasformarlo in un pesto tradizionale davvero capace di farsi ricordare. Certo poi, ci sono anche la versione senz’aglio e le “gocce di pesto surgelate”: l’una e le altre certamente interessanti, ma – almeno per me -, incapaci di eguagliare l’originale.    

 

Piergiuseppe Bernardi

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