I lavoratori di Feltrinelli Torino, così come nel resto d'Italia, oggi, lunedì 17 marzo, incroceranno tutto il giorno le braccia. Questa mattina i dipendenti della nota catena di libreria hanno organizzato un presidio e volantinaggio - promosso dalla Filcams Cgil - davanti allo storico negozio di piazza CLN, già sede della Ricordi.
Un centinaio di dipendenti
Nel capoluogo ci sono altri tre store, oltre a quello davanti alle fontane della Dora e del Po: piazza Castello, Porta Nuova e centro commerciale del Lingotto. Complessivamente all'ombra della Mole ci sono circa un centinaio di dipendenti Feltrinelli, che hanno risposto in massa allo sciopero: la percentuale di adesione è dell'80%-85%, secondo quanto riportano i sindacati.
Ma quale è la motivazione della protesta?
"Dopo mesi di trattativa, - ha spiegato dai megafoni Ivano Franco della Filcams Cgil - Feltrinelli ha evidenziato una chiusura netta davanti a tutte le nostre richieste. Nessun aumento logico del buono pasto, collegato all'aumento della vita: nessun giusto riconoscimento nel premio di risultato del nostro impegno quotidiano".
Buoni pasto più alti
Nel dettaglio attualmente i lavoratori percepiscono un ticket restaurant da 6 euro per il pranzo. La richiesta delle organizzazioni sindacali è di portarlo ad 8 euro: l'azienda si è detta disponibile ad arrivare a 7.50, ma soltanto alla fine del triennio.
A questo si aggiunge la differenza tra i contratti vecchi e nuovi. Gli "anziani", come spiega Patrizia Masera da 25 anni dipendente Feltrinelli, hanno diritto ad un pagamento più elevato durante i festivi e la domenica. Da qui la preferenza di Feltrinelli di fare lavorare i giovani nel weekend o durante i Ponti, che hanno un costo minore.
"Quest'anno Feltrinelli celebra i suoi 70 anni. Non si può celebrare la propria storia trascurando i diritti di chi la rende possibile" hanno concluso.