Sanità | 16 marzo 2025, 07:23

Pasti per il personale sanitario, Nursing Up: "Una regola corretta, ma inapplicabile alla città della salute"

Delli Carri: "Il principio è corretto, ma la conformazione dell’ospedale e la gestione dei tempi di pausa non consentono di rispettarlo senza penalizzare chi lavora quotidianamente nei reparti"

Pasti per il personale sanitario, Nursing Up: "Una regola corretta, ma inapplicabile alla città della salute"

La recente disposizione del Commissario della Città della Salute, Thomas Schael, che vieta al personale sanitario di accedere alle mense e ai bar indossando la divisa da lavoro, nasce dall’esigenza di migliorare le condizioni igienico-sanitarie all’interno delle strutture ospedaliere. Tuttavia, come sottolineato dal segretario regionale di Nursing Up, Claudio Delli Carri, tale provvedimento si scontra con la realtà logistica della Città della Salute, rendendone di fatto impossibile l’applicazione.

“Se da un lato il principio espresso dal Commissario è corretto, dall’altro la conformazione dell’ospedale e la gestione dei tempi di pausa del personale sanitario non consentono di rispettarlo senza penalizzare chi lavora quotidianamente nei reparti”, afferma Delli Carri. “Gli operatori sanitari hanno a disposizione pause di durata limitata, mentre i tempi necessari per la vestizione e la svestizione della divisa si aggirano tra i 10 e i 15 minuti. Considerando le distanze interne della struttura, raggiungere la mensa, consumare il pasto e tornare in reparto nei tempi previsti diventa impraticabile”.

 “Non basta segnalare un’irregolarità, bisogna proporre una soluzione”, continua Delli Carri. “L’unica via realmente praticabile è garantire a tutto il personale sanitario i buoni pasto, affinché ciascuno possa gestire autonomamente il proprio pranzo. In questo modo si eviterebbe di compromettere il diritto alla pausa e si agevolerebbe l’organizzazione interna”.

Conclude Delli Carri: “La tutela dell’igiene è un obiettivo condiviso, ma affinché le normative siano realmente efficaci è indispensabile che siano adeguate alle specificità delle strutture ospedaliere e alle esigenze del personale che vi opera quotidianamente”.

comunicato stampa

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Federica Monello

Giornalista pubblicista, ascoltatrice vorace di musica, amante di tutto ciò che è cultura. Nasco e cresco in Sicilia dove da studentessa di Lettere Moderne muovo i primi passi nel giornalismo, dopo poco unisco la scrittura alla passione per la musica. Giungo ai piedi delle Alpi per diventare dottoressa in Comunicazione e Culture dei media e raccontare di storie di musica, versi, suoni e passioni.

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