Cultura e spettacoli | 16 marzo 2025, 16:00

Jazz is Dead!, il festival torinese si estende in dodici tappe in tutto il Piemonte e a Milano

Dal 21 marzo. Tra gli ospiti Nino Gvilia e Indianizer, Seefeel, The Necks, Funk Shui Project & Johnny Marsiglia

Jazz is Dead!, il festival torinese si estende in dodici tappe in tutto il Piemonte e a Milano

Jazz is Dead! nel 2025 è tridimensionale, Piemonte Torino Milano, sono i tre assi sui quali il festival si conforma. Rispondendo alle esigenze di ampliamento del pubblico e del raggio d’azione affinché esso diventi davvero diversamente accessibile e godibile. La direzione artistica, sempre in mano ad Alessandro Gambo, e il team di strategia che compone Arci Torino, Magazzino sul Po e TUM Torino, le tre associazioni che formano Jazz is Dead, hanno immaginato un evento lungo dodici tappe. Dodici pianeti sui quali il corvo JID25 si poserà attraversando una galassia di artisti e artiste, un grande sistema di stelle, perché di questo si tratta. Man mano che la programmazione di questa edizione verrà svelata sarà sempre più in luce il fatto che non vi saranno star nel senso hollywoodiano del termine ma tante stelle nel senso astronomico, ognuna delle quali sarà fondamentale per la definizione dell’intero sistema. 

 

Jazz is Dead! apre con la prima delle anteprime, il 21 marzo al Cinema Teatro Magda Olivero, a Saluzzo in provincia di Cuneo, luogo dove si trova in comunione di intenti e contenuti con Green Days, il festival organizzato da ratatoj Aps, che dal 2023 esplora il trilemma della sostenibilità - ambientale, sociale ed economica - attraverso i linguaggi artistici. I nomi scelti per questa specialissima occasione sono Nino Gvilia e Indianizer. Nino Gvilia è un personaggio immaginario, appositamente creato da Giulia Deval per esprimere la personale idea di un songwriting resistente, intriso di ecologia e amore, di politica e percezione di se stessi. La sua musica è influenzata da folk e minimalismo, fa uso di nastri magnetici, field recordings, voci di filosofe, una serie di strumenti bizzarri dalla texture vintage. Indianizer è una live band dedita al dancefloor, all’estasi e alla sperimentazione, mischiando in un unico cocktail la psichedelia, le poliritmie ossessive, la canzone pop e il tribalismo. All’interno della loro produzione discografica coesistono diverse lingue: inglese, creolo, spagnolo, una lingua inventata e l’italiano.

 

Jazz is Dead! da Saluzzo parte per Milano, dove vi atterra il 7 aprile, fa base all’Auditorium San Fedele. Durante la rassegna Inner_Spaces, JID25 collabora alla realizzazione del live dei Seefeel, storica band britannica attualmente composta da Mark Clifford e Sarah Peacock, che si esibirà dal vivo presentando l’ultima uscita discografica Squared Roots, pubblicato dall’etichetta Warp. Il gruppo ha segnato la scena musicale degli anni ’90 mediante un approccio nuovo alla musica elettronica, integrando il post-rock, il glitch e l’ambient.  

 

La restante parte della programmazione resta da svelare, anche se qualche anticipazione è già circolata sul web, la cult band australiana The Necks ha annunciato Torino tra le tappe del tour europeo. Con i loro lunghi brani che si dipanano lentamente nel modo più affascinante possibile, spesso sostenuti da un groove profondo e insistente, i The Necks suoneranno per Jazz is Dead! il 30 maggio. Altro spoiler che i follower più attenti hanno intercettato è quello dei Funk Shui Project & Johnny Marsiglia. Considerati pionieri del neo soul in Italia e degli strumenti musicali legati all’hip hop, il sound dei Funk Shui si sposa perfettamente con le rime del rapper Johnny Marsiglia, a Jazz is Dead! il 31 maggio. I quattro giorni del festival, 30-31 maggio, 1-2 giugno si svolgeranno anche quest’anno al Bunker di Torino, centro culturale indipendente nato dalla rigenerazione di un’ex area industriale nella zona di Barriera di Milano, è un spazio in continua evoluzione, un crocevia di musica, arte, sport e sperimentazione urbana. Bunker è diventato un punto di riferimento per la scena underground e un modello di innovazione culturale e sociale e Jazz is Dead! è felice di farne parte.

comunicato stampa

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