In occasione della Settimana della Legalità, un importante testimone della lotta contro la mafia sarà a Piobesi: Giovanni Impastato, fratello di Peppino, attivista e giornalista ucciso dalla mafia nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978.
Il gruppo di lettura #piobesichelegge, nato nel 2021 e da sempre sensibile ai temi sociali e di attualità, ospiterà infatti Impastato lunedì 17 marzo alle ore 21, presso il Centro Incontri di via XXV Aprile, 6. Il dialogo prenderà spunto dal suo ultimo libro, “Mio fratello. Tutta una vita con Peppino”.
Peppino Impastato, noto giornalista e attivista antimafia, ha pagato con la vita il suo coraggio e la sua denuncia contro ogni forma di ingiustizia. Nonostante i tentativi di depistaggio e l'iniziale silenzio mediatico sulla sua morte, la storia e gli ideali di Peppino continuano a vivere, grazie all'impegno di Giovanni e degli attivisti dell’Associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato.
«La visita di Giovanni Impastato testimonia l'impegno concreto della nostra comunità per la promozione della legalità e della memoria - sottolinea il vicesindaco Elena Mattio - È un’occasione importante per riaffermare il valore della responsabilità civile e della lotta contro ogni forma di sopraffazione. Invito tutta la comunità a partecipare con interesse e sensibilità a questo incontro».
Durante la mattina del 17 marzo inoltre, Giovanni Impastato incontrerà anche gli studenti della scuola secondaria di Piobesi, a conclusione di un percorso svolto dagli allievi insieme alle componenti più giovani del gruppo di lettura.
«Siamo emozionate e orgogliose di essere riuscite a organizzare questo evento anche nella nostra Piobesi. Non capita tutti i giorni di avere la possibilità di parlare con persone che, loro malgrado, hanno fatto parte della Storia del nostro Paese. Ci auguriamo ci sia una grande partecipazione. Siamo convinte che serate come questa siano fondamentali per riflettere e mantenere attivo il pensiero critico, a maggior ragione in tempi bui a livello mondiale come quello che stiamo vivendo», commentano le ragazze del Gruppo.
Un'occasione preziosa per riflettere sul potere della cultura e della bellezza come strumenti per contrastare ogni forma di mafia, violenza e ingiustizia.