Attualità | 15 marzo 2025, 12:32

Dopo il presbiterio ora tocca alle navate e al campanile: Buriasco torna a restaurare la sua chiesa

Nelle prossime settimane partirà il cantiere da circa 200.000 euro. La spesa è coperta al 70% dall’otto per mille ma per coprire la restante parte il comitato si è attivato per raccogliere fondi

L’incontro dell’11 marzo in cui è stato presentato il progetto

L’incontro dell’11 marzo in cui è stato presentato il progetto

Quattro anni fa sono riusciti a far restaurare il presbiterio ed ora il comitato per la chiesa di San Michele Arcangelo di Buriasco raccoglie il denaro che servirà a portare a termine il consolidamento delle navate laterali e del campanile e la tinteggiatura dell’esterno. Quello che partirà nelle prossime settimane è un cantiere da circa 200.000 euro finanziato per il 70% dall’otto per mille. Restano quindi da trovare circa 60.000 euro: “Abbiamo già in mente delle iniziative finalizzate alla raccolta fondi. Proveremo anche ad accedere a bandi per ricevere dei contributi ed eventualmente ricorreremo ai finanziamenti infruttiferi alla parrocchia così come già fatto nel 2021. Il tutto con il sostegno di don Jonny Barquero” spiega Silvia Beltramino per il comitato.

In programma ci sono lavori di cui si sente l’esigenza da anni e che sono stati presentati alla popolazione martedì 11 marzo, durante un incontro pubblico: “Il progetto è stato realizzato dallo studio dell’architetto Rostan e dell’ingegner Ripamonti e prevede un rinforzo delle navate laterali della chiesa che verranno ancorate a quella centrale. Queste al momento non sono pericolose ma l’intervento ne migliorerà la solidità anche in caso di sisma”. Il rinforzo verrà realizzato con il posizionamento di cinque chiavi di contenimento per navata: “Il loro impatto visivo non sarà notevole perché verranno messe all’altezza dei capitelli” sottolinea Beltramino.

La necessità di consolidare il campanile invece è evidenziata dalle infiltrazioni nella cupola di rame: “Verrà quindi scoperchiato anche per capire in che stato sono le travi sottostanti”. Aggiustata la copertura il campanile avrà però ancora bisogno di un rinforzo laterale: “Questo sarà realizzato con una tecnica non invasiva che non cambierà nulla dell’aspetto esterno della struttura” aggiunge Beltramino.

La facciata e il campanile saranno quindi restaurati con la chiusura di piccole crepe e tinteggiati ma prima le restauratrici cercheranno di fare emergere il colore originale della chiesa: “Probabilmente era un giallo o un rosa molto pallido ma lo scopriremo solo con il carotaggio che inizierà appena montata l’impalcatura”. L’azienda che lavorerà al consolidamento della chiesa è l’impresa Ribotta di Bagnolo Piemonte.

Elisa Rollino

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