Biologia e anatomia del cervello, memoria e malattie del sistema nervoso: la più forte di tutti in neuroscienze è Giulia Imbiscuso, ultimo anno del corso di Biotecnologie sanitarie all’IIS Santorre di Santa Rosa di Torino, che si e imposta sugli altri 60 studenti in gara per la finale regionale delle Olimpiadi in Piemonte. E ha già le idee molto chiare sul suo futuro: Giulia – che ha già vinto la finale nel 2023 - vuole diventare ricercatrice e, dopo il diploma, proseguirà gli studi in biologia o medicina.
La finale regionale piemontese delle Olimpiadi delle Neuroscienze si è svolta oggi all’Istituto di Anatomia dell’Università di Torino. Giulia – che rappresenterà il Piemonte alla finale nazionale di Roma in programma il 16 e 17 maggio - ha gareggiato con i finalisti di 22 istituti superiori provenienti da tutto il Piemonte: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino, Verbano Cusio Ossola e Vercelli.
In tutta Italia sono oltre 200 le scuole iscritte alla quindicesima edizione delle Olimpiadi delle Neuroscienze, promosse dalla Società Italiana di Neuroscienze. In Piemonte - che con 22 scuole iscritte si aggiudica per il secondo anno il podio per il maggior numero di partecipanti - la gara è organizzata dalla prof.ssa Marina Boido del NICO - l’Istituto di Neuroscienze della Fondazione Cavalieri Ottolenghi e Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino.
«Trasmettere la passione per la ricerca e lo studio di questa affascinante materia per noi è il più grande risultato - commenta la prof.ssa Marina Boido, ricercatrice del NICO - Università di Torino – anche quest’anno vogliamo ringraziare i docenti che accompagnano gli studenti in questo percorso: vedere quanto impegno mettano nelle prove è sempre un'emozione fortissima. E chissà, magari un giorno Giulia diventerà una nostra collega, e avremo la soddisfazione di averla al nostro fianco in laboratorio».