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Eventi | 15 marzo 2025, 17:13

A Chivasso il 22 marzo presentazione del libro "ArtNoir. 10 racconti oltre la cornice"

Appuntamento alle 16.30 presso L'Agricola di Chivasso

A Chivasso il 22 marzo presentazione del libro "ArtNoir. 10 racconti oltre la cornice"

Sabato 22 marzo alle ore 16:30 presso L'Agricola di Chivasso, si terrà la presentazione del volume «ArtNoir. 10 racconti oltre la cornice», nato dalla collaborazione tra lo scrittore Gino A. Torchio e il pittore Francesco Capello, edito da Serel Stefano Termanini Editore.

Saranno presenti gli autori Gino A. Torchio e Francesco Capello, l'editore Stefano Termanini. Interverranno: Claudio Castello, sindaco di Chivasso, Gianluca Vitale, assessore alla Cultura del Comune di Chivasso, Giovanni Scinica, consigliere comunale e presidente Commissione per i Lavori sociali, Tiziana Siragusa, già assessore alla Cultura dello stesso Comune. Interverrà inoltre la scrittrice Maria Cicconetti, che nel nuovo libro di Gino A. Torchio e Francesco Capello ha firmato la presentazione, coautrice con Gino A. Torchio del volume «Mani che curano».

La sede della presentazione, L’Agricola di Chivasso, rappresentata dal suo presidente, Davide Chiolerio, è una delle più significative sedi culturali della città e luogo-simbolo delle tradizioni chivassesi.

«ArtNoir. 10 racconti oltre la cornice» è una raccolta di dieci racconti di Gino A. Torchio che traggono ispirazione da altrettanti dipinti del pittore iperrealista Francesco Capello. Libro visivo, nella sua qualità di raccolta di storie che prendono spunto da opere d’arte figurativa, «ArtNoir» è anche un libro che si ascolta. Ogni racconto è, infatti, dotato di un proprio QR-code; inquadrandolo con il proprio smartphone, si può ascoltarne la versione audiolibro. Spiega Gino A. Torchio: «Ogni ‘pseudo noir’ – così ho voluto denominare i miei racconti, a indicare l’ispirazione e la distanza dal genere noir in senso stretto – è preceduto dalla riproduzione del dipinto di Francesco Capello che ha stimolato la mia immaginazione, in modo che il lettore veda e possa a sua volta immaginare i connotati della storia che gli verrà raccontata. L’osservazione del dipinto, nello stesso tempo, può prestarsi a un gioco divertente: il lettore potrà immaginare la ‘sua’ vicenda, che sarà, magari, del tutto diversa da quella che io proverò a raccontargli».

 

Questa originale idea offre al lettore un doppio livello di narrazione, in cui l'immagine diviene spunto per l'immaginazione e la successiva interpretazione noir di Gino A. Torchio. I dieci racconti che compongono il volume presentano ambientazioni e personaggi diversi e indipendenti l'uno dall'altro. I racconti si concentrano sulla personalità del protagonista, e il crimine, quando presente, non è l'elemento centrale.

«Alla prima lettura del libro di Gino A. Torchio», dice Stefano Termanini, editore del libro, «mi è piaciuto soprattutto che l’autore si cimenti con personaggi veri e complessi, figure umane e composite, còlte mentre vivono dentro relazioni sociali che le legano ad altri e che, non di rado, nel procedere della storia, si rivelano diverse da come potessero immaginarsi al principio. L’autore, che prende spunto dai bellissimi quadri di Francesco Capello, riprodotti nel libro, mette la sua scrittura al servizio di una indagine che ha per oggetto la varietà delle personalità umane molto più dei presunti o reali colpevoli. Sta qui, a mio avviso, la maggiore originalità, la forza, l’insegnamento di questo libro».

comunicato stampa

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