Appena 650 metri separano le due manifestazioni in programma oggi pomeriggio a Torino. La prima alle 16 in piazza Carignano dedicata all'Europa e la seconda, un po' più chiassosa e colorata, dalle 16.30 in piazza Palazzo di Città contro il Ddl Sicurezza del Ministro Piantedosi.
La piazza per l'Europa
L'area davanti al celebre ristorante del Cambio era piena di persone con la bandiera blu e le stelle dell'Unione Europea, usata come riparo dalla pioggia in molti casi, ma sventolata con altrettanto orgoglio in altri. Ed insieme alle centinaia di persone che si sono radunate in piazza Carignano - chi stringendo orgogliosamente tra le mani il Manifesto di Ventotene - c'erano anche numerosi esponenti politici.
Dal vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, ai capigruppo comunali di Radicali (Silvio Viale), Partito Democratico (Claudio Cerrato) e Moderati (Simone Fissolo) a quella regionale di Stati Uniti d'Europa (Vittoria Nallo). E l'appello che è arrivato dai manifestanti è stato chiaro: "Da tre anni contiamo morti innocenti che il regime di Putin causa. Rinnoviamo il nostro impegno contro le barbarie, per l'Ucraina e per tutti coloro che lavorano e lottano per un futuro di pace".
46 realtà contro Piantedosi
In piazza Palazzo di Città si sono date appuntamento 46 associazioni, tra cui Anpi, Arci, Cgil, Fiom, Pd, M5S, No Tav, Fridays For Future, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Extinction Rebellion.
"Vogliamo vivere in pace - si legge sui manifesti diffusi in piazza - e nella pienezza dei diritti e delle libertà. Sicurezza è sanità pubblica, istruzione, assistenza sociale, accesso alla casa, diritti e tutele sul lavoro, non restrizione degli spazi di libertà ed espulsione del disagio sociale".
"Per questo diciamo no al disegno di legge Piantedosi che promette sicurezza ma, in realtà, introduce nuovi reati e aumenti di pena anche per fatti di minima entità, punta su una ulteriore crescita dei detenuti in carcere, impedisce le manifestazioni spontanee, punisce a dismisura chi si batte contro la devastazione dell’ambiente" concludono.