Economia e lavoro | 14 marzo 2025, 15:35

Coldiretti lancia l'appello a Regione e Città Metropolitana: "Bloccare la gara di cani da braccata al cinghiale, siamo in emergenza Peste Suina Africana"

Organizzata dall’Unione Segugisti Piemontesi per sabato 15 e domenica 16 marzo a Castiglione Torinese

Coldiretti lancia l'appello a Regione e Città Metropolitana: "Bloccare la gara di cani da braccata al cinghiale, siamo in emergenza Peste Suina Africana"


Coldiretti Torino chiede con urgenza alla Regione Piemonte e alla Città Metropolitana di bloccare la gara per cani da seguita su cinghiale in terreno libero nella Collina torinese organizzata dall’Unione Segugisti Piemontesi prevista per sabato 15 e domenica 16 marzo a Castiglione Torinese.

«Alla notizia siamo rimasti basiti – fa sapere il presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici – Sembra che tre anni di emergenza Peste Suina Africana non abbia insegnato nulla. Ci chiediamo come sia possibile che ai confini di una delle zone italiane indicate come “Zone di restrizione”, il Chierese, che è poi uno dei grandi distretti suinicoli piemontesi; in questa zona dove gli allevatori di suini devono sanificare mezzi, stivali, attrezzi, prima di entrare nelle loro stalle. In una zona di restrizione dove non può entrare un estraneo in allevamento se non dopo rigorose procedure. In un territorio dove si è riusciti fino ad impedire l’arrivo dell’infezione. Come è possibile che si autorizzi mute di cani da cinghiale a scorrazzare per due giorni pestando le tracce dei cinghiali, avvicinandosi ai cinghiali, seguiti dai segugisti che a loro volta pestano le tracce dei cinghiali e si mescolano a potenziali matrici di contatto con il virus della PSA?». 

Quella che in gergo cinofilo viene definita una “verifica zootecnica” è, infatti, una prova per cani da caccia specializzati nella braccata al cinghiale che ha, quindi, come presupposto il movimento alla cerca a il successivo inseguimento dei cinghiali.

«Ricordiamo che nelle zone di restrizione l’utilizzo di cani da caccia per braccare i cinghiali è vietato

ai sensi dell’Ordinanza n.5/2024 il Commissario straordinario alla peste suina africana che, in sintesi, ha stabilito:

  • Zone di Restrizione II e III:
    • specie cinghiale: vietata ogni attività venatoria comprese le gare, le prove cinofile e l’attività di addestramento cani;
    • rispetto alle altre specie: vietata (sotto le diverse forme) l’attività collettiva effettuata con più di tre operatori e più di tre cani.
  • Zone CEV: sono da intendersi applicabili le medesime limitazioni di cui sopra, considerando che rispetto alla specie cinghiale è anche vietata l’attività di controllo faunistico.

 

«Il nostro compito è di salvaguardare le attività produttive con particolare riferimento a quelle agricole ed in questo caso agli allevatori di suini a cui per prevenire la diffusione del virus, sono richiesti importanti sforzi economici per rispettare tutte le condizioni di biosicurezza strutturali e non vorremmo che tutti questi sforzi venissero vanificati. Per questo motivo ci riserviamo di organizzare un’eventuale class action in caso di futuri danni alle aziende agricole che allevano suini nella zona interessata dalla manifestazione».

 

comunicato stampa

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