“Non si può celebrare la propria storia aziendale dimenticando chi la rende possibile”.
Feltrinelli compie quest’anno settanta anni. Tuttavia, in questo anniversario, l’Azienda non intende riconoscere l’importanza dei propri dipendenti con un rinnovo del Contratto Aziendale equo.
La mobilitazione indetta dai Sindacati per le lavoratrici ed i lavoratori intende sottolineare l'importanza di celebrare nel 2025 non solo il prestigio storico e culturale dell'azienda, ma anche il valore di chi quotidianamente ne assicura il successo presente e futuro.
Lo sciopero nazionale fa seguito alla chiusura netta da parte dell'azienda, comunicata il 28 febbraio scorso, rispetto alle richieste avanzate durante mesi di trattative.
Le rivendicazioni includono un aumento del buono pasto, adeguato al crescente costo della vita, ed un giusto riconoscimento nel premio di risultato.
A Torino, proprio il 17 marzo, durante l’astensione dal lavoro, è programmato un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori, organizzato dalla Filcams-Cgil, che si svolgerà a partire dalle 10 davanti allo storico negozio di piazza CLN, già sede della Ricordi.
“Scioperare in tutt’Italia, mentre a Milano è in corso la convention aziendale Feltrinelli, mira a sottolineare come i successi delle vendite delle librerie Feltrinelli-Finlibri risiedano anche nella professionalità di coloro che qui lavorano” spiega Ivano Franco, della segreteria Filcams CGIL di Torino. “È proprio la professionalità ed il suo riconoscimento al centro della vertenza Aziendale, e Feltrinelli, con le sue chiusure, pare proprio non voler valutare in modo adeguato il valore aggiunto di passione e competenza che anima quotidianamente chi opera nelle librerie.”
Intanto lavoratori e lavoratrici dichiarano che, qualora non si giunga a soluzioni concrete, la mobilitazione proseguirà con ulteriori azioni di protesta, per ottenere un contratto equo e dignitoso, in linea con il ruolo cruciale che svolgono ogni giorno.