Attualità | 14 marzo 2025, 19:51

Mercati aperti al pomeriggio, anche Don Grioli e Pavese in lizza per la sperimentazione

Si valuta un altro giorno a settimana oltre al sabato. L’Ubat: “Orario continuato unica strada percorribile”

Mercati aperti al pomeriggio, anche Don Grioli e Pavese in lizza per la sperimentazione

Non solo piazza Campanella e corso Taranto. Il progetto sperimentale di apertura al pomeriggio dei mercati rionali, voluto dall’assessorato al Commercio del Comune di Torino, potrebbe estendersi ad altre realtà. Come il Don Grioli, forse uno dei mercati maggiormente spendibili in tal senso. Ma senza scartare il Pavese. Se ne è parlato in Circoscrizione 2, dove il Pnrr ha permesso e permetterà la riqualificazione di cinque aree tra Santa Rita e Mirafiori.

I lavori

Terminati i lavori al Nitti, sono alle ultime battute quelli del Don Grioli che dovrebbero finire a fine mese permettendo agli ambulanti di ricominciare con la nuova veste da aprile. Qui è prevista una importante revisione impiantistica, ripristino dell’impermeabilizzazione della copertura con guaine in colore chiaro, controllo delle grondaie e dei pluviali con predisposizione di protezioni specifiche nei punti di raccolta, manutenzione della pavimentazione, sostituzione degli apparecchi illuminanti, implementazione dell’arredo urbano e della segnaletica. A seguire Baltimora, Sebastopoli, dove cominceranno nei prossimi mesi, e Pavese (completati al 50%). Tutti i cantieri termineranno entro la fine dell’anno.

Un pomeriggio oltre al sabato

“Per le aperture pomeridiane l’idea è partire dai mercati più piccoli per poi arrivare a quelli più grandi - ha spiegato l’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino -. Abbiamo già registrato delle pre-disponibilità (come in corso Cincinnato) e puntiamo a rivitalizzare piazza Campanella, che oggi conta appena 10 presenze su 39, e corso Taranto, meno di 10 banchi su 60 stalli potenziali”. Per la 2, come detto, si guarda con interesse a via Pavese. “A giorni andremo a definire e convocheremo le prime commissioni di mercato”. E poi c’è il punto interrogativo degli orari: chiudere un mercato a fine mattinata e riaprirlo al pomeriggio non è contemplabile. Come ha ribadito il presidente Ubat, Silvano Rittà. “Chi conosce la vita di un mercato e le sue sfaccettature, penso alle operazioni di pulizia, sa che l’unica strada è quella della continuità - così Rittà -. Puntiamo a un’apertura prolungata un giorno a settimana, allungando magari fino alle 18, oltre al sabato. E vediamo come va”. Ma su via Pavese restano i dubbi. “E’ un mercato che sta morendo e richiede un bando, sennò riduciamo i posti e allarghiamo le metrature”. Per l’area commerciale di via Pavese, ha precisato il coordinatore della 2 Riccardo Prisco “stiamo lavorando insieme all’assessore Chiavarino per proporre iniziative di marketing lungo la zona che costeggia il portico”.

Destinazione d’uso

“Basta cambi di destinazione d’uso, dal commerciale al residenziale” lo ha ribadito Chiavarino spiegando come la presenza dei negozi sia fondamentale in termini di sicurezza. Così come la presenza dei mercati che nel fare aggregazione diminuiscono fenomeni di disagio e microdelinquenza. “Abbiamo un saldo negativo, ogni anno, di 200 negozi che chiudono, 2000 negli ultimi 10 anni. Numeri allarmanti”.

Le proposte

Favorevole a una sperimentazione per i mercati più piccoli è la consigliera di Torino Bellissima, Raffaella De Maria, mentre per il capogruppo del Pd Sara Russo, è importante lavorare su “una campagna informativa adeguata, altrimenti rischiamo che nessuno ne venga a conoscenza”. A chiedere una concertazione reale con i protagonisti del settore, i consiglieri Juri Bossuto (M5s) e Luca Galeasso (Lista civica La Piazza).

Philippe Versienti

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