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Economia e lavoro | 14 marzo 2025, 10:13

Corsie riservate e telecamere, anche gli artigiani si arrabbiano: "Sono scelte che penalizzano chi fa il nostro mestiere"

De Santis (Confartigianato Torino): "Giusto tutelare il servizio pubblico, ma spesso chi invade lo fa senza colpa"

Telecamere per controllare chi invade le corsie dei mezzi pubblici

Telecamere per controllare chi invade le corsie dei mezzi pubblici

Prosegue il dibattito sull'installazione delle telecamere a tutela delle corsie riservate ai mezzi pubblici a Torino. E' di ieri la polemica sulle strisce gialle che hanno coinvolto tutto il cavalcaferrovia di corso Sommeiller, mentre oggi la voce che si fa sentire è quella degli artigiani. Di chi, insomma, si muove nel traffico della città per lavoro.

"È sacrosanto impedire ai mezzi privati di occupare le corsie riservate ai bus, perché questo penalizza la qualità del trasporto pubblico locale e degli utenti, oltre a creare possibili problemi di sicurezza, essendo utilizzate anche dai mezzi di soccorso - concorda Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino -. Ma il sistema di telecamere installato dal Comune di Torino presenta criticità che finiscono per punire anche coloro che con il proprio mezzo privato, senza colpa, si trovano costretti ad invadere la corsia riservata". 

Un problema che si pone quotidianamente agli artigiani. "Per la categoria - prosegue - il furgone è uno strumento di lavoro e non un vezzo rinunciabile. La viabilità dovrebbe essere governata con buon senso, cosa che pare non accada a Torino. Il Sindaco, l’assessora Foglietta e l’ad di Gtt Serena Lancione pensano davvero che con simili accorgimenti si migliori il disastrato e inefficiente trasporto pubblico locale? Certamente si può fare di meglio, ma non vediamo discontinuità rispetto a quanto fatto dalla Giunta Appendino, dove si pensava di rendere più performanti tram e bus sopprimendo le fermate. Spero che l’amministrazione possa rivedere questa e altre scelte, che paiono inutilmente ed ideologicamente vessatorie nei confronti di chi utilizza il mezzo privato”.

Di opinione diametralmente opposta la Consulta della Mobilità Ciclistica e Moderazione del Traffico, che in una nota ufficiale ribadisce si condividere e supportare la misura delle telecamere. "L’obiettivo è rendere effettivo il rispetto delle corsie riservate e di regole esistenti da anni, eliminando i transiti non autorizzati e migliorando di conseguenza velocità e puntualità del trasporto pubblico. Il traffico irregolare è particolarmente d’intralcio nelle fasi di marcia tra una fermata e l’altra, e di attestamento ai semafori”.

Massimiliano Sciullo

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